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Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali

Note storiche e biografiche:

Lo Statuto speciale attribuisce alla Regione Sardegna potestà legislativa esclusiva in materia di biblioteche e musei di enti locali .
Il decreto del presidente della repubblica 22 maggio 1975, n. 480 completa il processo di trasferimento alla regione delle competenze che residuano alla Soprintendenza ai beni librari relativamente alla conservazione e alla tutela del materiale bibliografico raro e antico e alla promozione di nuove biblioteche non di enti locali.
Con l'istituzione dell'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport nel 1977 la competenza sui beni librari viene inizialmente svolta dall'Ufficio beni librari della Sezione III della Divisione beni culturali, informazione e spettacolo, per poi passare sotto la Sezione IV della Divisione pubblica istruzione, denominata beni librari e biblioteche di ente locale. Solo nel 1993 l’ufficio diventerà un settore sottoposto al Servizio dei beni culturali e problemi culturali, dello spettacolo e dello sport, mentre nel 2000 la competenza confluisce in un Servizio beni librari e documentari, editoria e informazione.
Dopo aver perso la competenza sulla biblioteca regionale, nel 2006 il Servizio si spoglia delle funzioni relative all'editoria e all'informazione. Una serie di norme dal 2007 al 2008 portano all'accorpamento delle diverse competenze in un unico Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali, che a tutt'oggi si occupa del coordinamento delle biblioteche presenti nel territorio regionale, del catalogo regionale delle biblioteche e la tutela dei beni librari e della biblioteca e dell'archivio storico regionali.



La materia biblioteche e musei di enti locali viene citata nello Statuto speciale all'articolo 3, lettera q come potestà legislativa attribuita alla Regione Sardegna.
Dalla legge regionale 24 novembre 1950, n. 64, che eroga contributi per la costruzione, il riordinamento e l'incremento delle biblioteche di enti locali, si deduce che la competenza in materia era affidata alla pubblica istruzione (all'epoca Assessorato all'igiene, sanità e pubblica istruzione) così come conferma il decreto del presidente della giunta regionale 29 luglio 1955, n.18, che la attribuisce all'Assessorato all'istruzione, assistenza e beneficenza, dotato (da quanto si desume dalle note a margine di alcune carte d'archivio) di un Ufficio beni librari di cui non è nota la dipendenza funzionale nella struttura dell'assessorato, ma che segue gli spostamenti della materia pubblica istruzione: Assessorato istruzione, assistenza e beneficenza (1955-1958); Assessorato lavoro e pubblica istruzione (1958-1977).
Con il decreto del presidente della repubblica 22 maggio 1975, n. 480 vengono trasferite alla Regione le competenze che residuano alla Soprintendenza bibliografica dopo il precedente trasferimento delle attribuzioni di cui al decreto del presidente della repubblica 20 novembre 1965, n. 1532, relative alla conservazione e alla tutela del materiale bibliografico raro e antico e alla promozione di nuove biblioteche non di enti locali.
Con l'istituzione dell'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport (legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, articolo 7) la competenza sui beni librari viene inizialmente svolta (dal 7 settembre 1978 al 31 marzo 1979) dalla Sezione III della Divisione beni culturali, informazione e spettacolo, per poi passare, dal 31 marzo 1979 al 5 novembre 1987, sotto la Sezione IV della Divisione pubblica istruzione, denominata beni librari e biblioteche di ente locale.
Successivamente, con la definizione della struttura amministrativa in servizi e settori (decreto del presidente della giunta del 22 ottobre 1986, n. 112), viene creato all'interno del Servizio dei beni culturali e problemi culturali, dello spettacolo e dello sport, a partire dal 6 novembre 1987, l'Ufficio dei beni librari e delle biblioteche degli enti locali, che dal 20 luglio 1993 muterà il suo nome in Settore dei beni librari e delle biblioteche degli enti locali.
Con il decreto del presidente della giunta 13 gennaio del 2000, n. 4, concernente la ridefinizione delle denominazioni, compiti e dipendenze funzionali dei servizi delle direzioni generali della presidenza della giunta e degli assessorati, e in base anche alla precedente legge regionale 13 novembre 1998, n. 31, il suddetto servizio viene soppresso e vengono istituite due nuove articolazioni:
- Servizio beni culturali;
- Servizio beni librari e documentari, editoria e informazione.
L'organizzazione dei servizi e dei settori viene ridefinita ulteriormente dal decreto del presidente della giunta regionale 24 ottobre 2001, n. 115, modificando in parte la precedente disposizione (d.p.g.r. n. 4/2000), con il mantenimento infatti del Servizio beni librari e documentari, editoria e informazione ma il trasferimento della competenza sulla biblioteca regionale al nuovo biblioteca e archivio storico.
Con l'emanazione del decreto del presidente della giunta regionale 28 aprile 2005, n. 66, e successivamente con il decreto dell'assessore 28 luglio 2006, n. 2073, l'assetto organizzativo viene in parte ridefinito: muta infatti la sua dicitura in beni librari e trasferisce le competenze relative all'editoria e all'informazione al Servizio lingua e cultura sarda, editoria e informazione.
Tale assetto sarà confermato anche dal successivo decreto del presidente della giunta regionale 31 luglio 2007, n. 68, mentre le successive disposizioni (delibera 47/19 del 2007; d.p.g.r. 11/2008; decreto dell'assessore 56/2008) porteranno ad un ulteriore intervento con l'accorpamento delle diverse competenze in un unico Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali.
Il decreto dell'assessore 30 settembre 2008, n. 56, relativo all'istituzione di articolazioni organizzative dei servizi dell'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, istituisce e articola il servizio in tre settori con le funzioni relative a:
- coordinamento delle biblioteche nel territorio regionale, gestione del Sistema bibliotecario della Sardegna e degli archivi storici e promozione della lettura (beni librari - Sassari);
- tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio librario e documentario e gestione del polo regionale del servizio bibliotecario nazionale SBN (beni librari - Cagliari);
- organizzazione della biblioteca e dell'archivio storico regionali, gestione delle acquisizioni e deposito legale (biblioteca e archivio storico regionali).
Il servizio svolge attualmente attività di coordinamento delle biblioteche presenti nel territorio regionale, cura il catalogo regionale delle biblioteche e la tutela dei beni librari e infine si occupa della biblioteca regionale e dell'archivio storico regionale.

Dati gestionali:

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali

Altra denominazione

denominazione preferita: Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali

denominazione ufficiale: Settore dei beni librari e delle biblioteche degli enti locali (dal 1993/07/20 al 2000)

denominazione ufficiale: Servizio beni librari e documentari, editoria e informazione (dal 2000 al 2004)

denominazione ufficiale: Servizio beni librari (dal 2005 al 2007)

denominazione ufficiale: Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali (dal 2007)

denominazione ufficiale: Ufficio dei beni librari e delle biblioteche degli enti locali (dal 1987/11/06 al 1993/07/20)

denominazione ufficiale: Sezione IV beni librari e biblioteche di ente locale (dal 1979/03/31 al 1987/11/05)

denominazione ufficiale: Sezione III (dal 1978/09/07 al 1979/03/31)

denominazione ufficiale: Ufficio Beni librari (dal ante 1955 al 1978/09/07)

Contesto spaziale

Sedi

Cagliari

Contesto temporale

Data istituzione: ante 1955

Relazioni

Tipo scheda: Luogo
Entità relazionata: Cagliari
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato al lavoro
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: struttura di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: struttura di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: predecessore

Atti normativi

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