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Servizio corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna

Note storiche e biografiche:

Lo Statuto speciale della Sardegna attribuisce alla Regione potestà legislativa esclusiva in materia di foreste. Il decreto del presidente della repubblica 327/1950, recante le norme di attuazione dello Statuto, stabiliva che tutti gli uffici e i servizi del Ministero dell'agricoltura e delle foreste sul territorio della Sardegna (compreso dunque l'Ispettorato regionale delle foreste e tutte le strutture territoriali ad esso subordinate) fossero trasferiti sotto la dipendenza della Regione. Tuttavia, la regionalizzazione dei servizi forestali, in concreto, avverrà soltanto venti anni dopo: l'11 marzo 1971 il personale del Corpo forestale dello Stato in servizio nell'isola transita nei ruoli della Regione sarda, e la legge regionale 18 /1971 conferma le attribuzioni e l'organizzazione degli uffici e dei servizi del Ministero dell'agricoltura e foreste passati alla Regione. L'Ispettorato regionale fa capo all'Assessorato regionale dell'agricoltura e foreste fino al 1977, quando con la legge regionale 1/1977 passa alle dipendenze dell'Assessorato della difesa dell'ambiente. L'autonomia statutale in materia di servizi forestali ha trovato la sua completa attuazione con la legge regionale n. 26 del 1985 che ha istituito il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione sarda (C.F.V.A.) come struttura operativa dell'Assessorato della difesa dell'ambiente. Nel 1993, con legge regionale n. 53, articolo 2, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale viene costituito in Coordinamento generale che con legge regionale n. 31 del 1998, articolo 71, diventa Direzione generale. Nel 2000, con decreto del presidente della giunta n. 4, viene definita l'articolazione della Direzione del corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è l'erede del Corpo forestale dello Stato presente in Sardegna fino al 1971, ma i suoi compiti istituzionali sono stati ampliati fino a comprendervi quelli di sorveglianza, prevenzione e repressione in materia di beni culturali, pesca nelle acque marine, protezione civile. La sua attività, un tempo collegata solo ai terreni vincolati, si è estesa (legge 431/1985 e il Codice dei beni culturali) a tutte le aree boscate, a tutte quelle soggette a vincolo, e a tutte quelle comprese nei piani paesistici. Queste le funzioni attribuite al Corpo forestale, secondo la legge regionale n. 26 del 1985, istitutiva del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione sarda (C.F.V.A.): 1. funzioni tecnico forestali: tutela tecnico-economica dei boschi e dei beni silvo - pastorali degli enti locali e degli enti pubblici, tutela della flora e della vegetazione, tutela dei pascoli montani, difesa del suolo dall’erosione, tutela esercitata sulla base della vigente ordinanza antincendio; 2. funzioni di vigilanza, prevenzione repressione nelle materie su indicate, e in particolare in materia di caccia, pesca nelle acque interne e marittime, incendi nei boschi e nelle aree extraurbane, polizia forestale e fluviale, beni culturali; 3. funzioni operative: coordinamento, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi e nelle campagne; compiti di collaborazione nelle attività connesse alla protezione civile. 4. propaganda forestale e ambientale, statistica e inventario forestale, tutela delle specie in via di estinzione. Tali funzioni vengono esercitate anche sui territori rientranti nel patrimonio forestale e silvo-pastorale dell'Azienda delle foreste demaniali della Regione sarda (con la legge regionale n. 24 del 9 giugno 1999, divenuta Ente foreste della Regione sarda). La legge istitutiva, inoltre, delineava (articolo 2) un'organizzazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale che si articolava nel modo seguente: - una unità operativa con competenza generale in materia di programmazione, coordinamento e controllo; - sette unità operative territoriali denominate Ispettorati ripartimentali con sede a Cagliari, Oristano, Nuoro, Sassari, Iglesias, Lanusei e Tempio Pausania, coordinate dall'unità territoriale regionale; - ottanta stazioni forestali e di vigilanza ambientale alle dipendenze degli Ispettorati ripartimentali, ciascuna nel proprio ambito territoriale. Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale quindi si configura come servizio dell'Assessorato dell'ambiente. Nel 1993, con la legge regionale n. 53, articolo 2, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale viene costituito in Coordinamento generale e, infine nel 1998, con la legge regionale n. 31, articolo 71, il Coordinamento generale è costituito in Direzione generale. L'articolazione della Direzione del corpo forestale e di vigilanza ambientale viene definita con il decreto del presidente della giunta n. 4 del 13 gennaio 2000, recante norme di ridefinizione dei servizi delle direzioni generali della Presidenza della Giunta e dei singoli assessorati.

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Servizio corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna

Altra denominazione

denominazione preferita: Servizio corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna

denominazione ufficiale: Servizio corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna (dal 1985 al 1993)

denominazione ufficiale: Coordinamento generale del corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna (dal 1993 al 1998)

denominazione in forma di sigla: C.F.V.A.

Contesto temporale

Data istituzione: 1985\11\05
Data soppressione: 1998

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: predecessore
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: successore

Atti normativi

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