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Assessorato della difesa dell'ambiente

Note storiche e biografiche:

Le competenze attribuite all’Assessorato della difesa dell’ambiente all’atto della sua nascita dalla legge regionale 1/1977 (Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli assessorati regionali) sono le seguenti:



  • difesa del suolo, delle acque e dell’atmosfera dall’ inquinamento;
  • foreste e parchi;
  • prevenzione e repressione degli incendi nelle campagne;
  • caccia e pesca;
  • tutela del suolo;
  • lotta contro gli insetti nocivi e contro i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante, hanno subito variazioni soprattutto in ordine alle nuove esigenze di tutela del territorio.

Le competenze sono ripartite tra due strutture di primo livello: la Direzione generale della difesa dell'ambiente e la Direzione generale del corpo forestale e di vigilanza ambientale.

In seno all’Assessorato opera anche l’Autorità ambientale, che coopera con le autorità di gestione degli interventi, garantisce la corretta applicazione della normativa, valuta gli aspetti di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-architettonico, archeologico e paesaggistico.

Negli ultimi decenni la politica ambientale si è orientata verso uno sviluppo sostenibile e un recupero dell’ambiente nella sua integrità. In tal senso, la difesa dalle varie forme di inquinamento contempla ora anche quello elettromagnetico e acustico; mentre la gestione dei rifiuti si è innovata verso la differenziazione, lo smaltimento razionale e il recupero; ampio spazio si dà alla bonifica dei siti inquinati e al ripristino ambientale. Recependo le indicazioni comunitarie, lo strumento fondamentale di politica ambientale è rappresentato dal V.I.A., valutazione di impatto ambientale.

Dall'11 gennaio 2000 le funzioni riguardanti il controllo e la lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell'uomo, degli animali e delle piante sono trasferite alle province.

Gli atti comunitari sulla tutela della fauna selvatica e la conservazione degli habitat naturali e seminaturali vengono recepite e attuate dalla Regione Sardegna con la legge 23/1998, con la quale si disciplina anche l’attività venatoria.

In tale ambito viene istituito presso l’Assessorato dell’ambiente l’Istituto regionale per la fauna selvatica (IRFS).

L’endemico problema degli incendi è affidato al corpo forestale e di vigilanza ambientale incardinato nell’Assessorato.

Sul fronte delle attività inerenti alla pesca la legge regionale 29 maggio 2007, n. 2, art. 15, commi 16 e 18, stabilisce il trasferimento delle competenze in materia di vigilanza fitosanitaria, pesca, acquacoltura e molluschicoltura dall'Ambiente all'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

Infine, con decreto n.162 del 10 dicembre 2012 l’assessore è delegato all’esercizio delle funzioni in materia di protezione civile previste dall’art. 11, comma 6 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3.

Organo tecnico-scientifico a supporto delle autorità preposte alla salvaguardia dell’ambiente, a tutti i livelli di governo del territorio, è l’ARPAS, l’Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna, istituita con la legge regionale 18 maggio 2006, n. 6, i cui compiti principali sono la promozione dello sviluppo sostenibile e la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati. L’Agenzia è sottoposta alla vigilanza ed al controllo della Giunta regionale, mentre il controllo preventivo viene esercitato dall’Assessorato dell’ambiente, ai sensi della legge regionale 14/1995, limitatamente agli atti dalla norma indicati all'articolo 3.

Alla Conservatoria delle coste della Sardegna, agenzia tecnico-operativa della Regione, istituita dall’articolo 16 della legge regionale 2/2007, sono attribuite le finalità di salvaguardia, tutela e valorizzazione degli ecosistemi costieri e la gestione integrata delle aree costiere di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale, di proprietà regionale o poste a sua disposizione da parte di soggetti pubblici o privati. La Conservatoria è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo esercitati dalla Giunta regionale ai sensi della legge regionale 14/1995, (Indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti ed aziende regionali); al controllo preventivo da parte dell’Ambiente, secondo le disposizioni della medesima legge.

Infine, opera nell’ambito della difesa dell’ambiente l’Ente foreste della Sardegna, istituito con la legge regionale 24/1999 (la medesima norma sopprime l’Azienda foreste demaniali, struttura antesignana dell’Ente), che ne stabilisce anche i compiti istituzionali e detta le norme sulla programmazione degli interventi di forestazione. Le funzioni principali dell’Ente in sintesi: amministrazione patrimonio silvo-agro-pastorale, lotta contro i parassiti delle piante forestali; apporto campagna antincendi; esecuzione opere di sistemazione idraulico – forestale; rimboschimento; rinsaldamento terreni, attività vivaistica forestale, conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio; allevamento e diffusione faunistica; sperimentazione e ricerca applicata; assistenza tecnica. Anche quest’ultima struttura è sottoposta al controllo preventivo da parte dell’Assessorato.

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Assessorato della difesa dell'ambiente

Altra denominazione

denominazione ufficiale: Assessorato della difesa dell'ambiente (dal 1977)

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