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Servizio del genio civile di Cagliari

Note storiche e biografiche:

Nell'ordinamento della Regione autonoma della Sardegna il Genio civile costituisce un ufficio periferico di ambito provinciale incardinato nella struttura amministrativa dei lavori pubblici. Il passaggio di alcune competenze e strutture del Genio alle regioni a statuto speciale e alla Regione Sardegna in particolare, inizia con i decreti del presidente della Repubblica 480 /1975 e 616, 617/1977. Sono esclusi dal trasferimento gli uffici speciali e le opere marittime. Tuttavia già con la legge regionale 19/1953 la Regione Sardegna per la prima volta prevede nella pianta organica della struttura dei lavori pubblici la presenza di 2 posti di assistente a supporto dell'ufficio del Genio civile ancora statale. Il decreto del presidente della Giunta 112/86 conferma i 4 servizi del Genio civile, di ambito provinciale, articolati in due sfere di intervento: - Settore degli affari generali, edilizia, viabilità, trasferimento e consolidamento di abitati, opere igieniche e sanitarie; - Settore delle acque pubbliche ed impianti elettrici, acquedotti e fognature, opere marittime ed aeroportuali, opere idrauliche, opere di bonifica non di competenza dell'assessorato dell'agricoltura. Il decreto assessoriale del 2 agosto 2005 estende al Servizio del genio di Cagliari le competenze di ambito territoriale sulle nuove province di Carbonia Iglesias e Medio Campidano, disponendo il trasferimento di tutte le pratiche relative. La norma attribuisce al Genio 3 settori di attività: - Settore acque pubbliche e opere idriche; - Settore opere idrauliche e assetto idrogeologico; - Settore affari generali, opere di competenza della Regione e degli enti, Comitato tecnico amministrativo provinciale.

Non previsto nel decreto del presidente della repubblica 15 gennaio 1972, n. 8 che trasferisce alle regioni ordinarie molte competenze e funzioni fino ad allora statali, solo con il decreto del presidente della repubblica 22 maggio 1975, n. 480 e con il decreto del presidente della repubblica 616 e 617 del 24 luglio 1977, avrà inizio il passaggio di alcune competenze e strutture del Genio alle regioni a statuto speciale e alla Regione Sardegna in particolare, ad esclusione degli uffici speciali, delle opere marittime e di pochi altri servizi. Nell'ambito del decentramento amministrativo anche il Provveditorato è trasferito con decreto del presidente della repubblica 480/1975 alla Regione autonoma della Sardegna. Nell'ordinamento regionale, il Genio civile costituisce un ufficio periferico di ambito provinciale incardinato nella struttura amministrativa della Direzione generale dei lavori pubblici. Tuttavia già nel 1953, la normativa della Regione autonoma della Sardegna detta disposizioni e prevede compagini amministrative inerenti gli uffici del genio civile: la legge regionale 19/1953, che modifica profondamente gli organici dell'assessorato dei lavori pubblici, inserisce per la prima volta 2 posti di assistente ad integrazione dell'ufficio Genio civile statale; purtroppo la norma non esplica competenze, funzioni e rapporti istituzionali; soltanto inquadra il personale ad un grado non superiore all'undicesimo di categoria c. Bisogna attendere il passaggio di competenze alle regioni per trovare nella struttura amministrativa dell'ente locale nuovi riferimenti a questi uffici periferici. In seguito alla legge regionale n. 51 del 1978, che istituisce i servizi e settori e con il decreto del presidente della giunta 112 /1986, che annulla e sostituisce il decreto del presidente della giunta 10 dicembre 1984, n. 110, nell'ambito dell'assessorato dei lavori pubblici, sono istituiti sei servizi, articolati in settori: oltre al Servizio amministrativo e dell'edilizia residenziale e il Servizio per l'assistenza e gli affari tecnici, nascono i 4 servizi del Genio civile, di ambito provinciale e con competenza generale. Il Servizio del genio civile di Cagliari svolge le funzioni istruttorie e di attuazione degli adempimenti connessi alle materie di competenza assessoriale; è articolato in due sfere di intervento: - Settore degli affari generali; edilizia, viabilità, trasferimento e consolidamento di abitati, opere igieniche e sanitarie; - Settore delle acque pubbliche ed impianti elettrici, acquedotti e fognature, opere marittime ed aeroportuali, opere idrauliche, opere di bonifica non di competenza dell'assessorato dell'agricoltura. Con la legge regionale 31 del 1998 come tutte le altre strutture amministrative, anche il Genio civile è in una compagine organizzativa complessa che prevede un livello di primo grado, costituita dalle Direzioni generali, dirette da direttori generali e i servizi, con i relativi direttori di servizio, sono trasformati in organismi di secondo grado. Il decreto del presidente della giunta regionale 4/ 2000 che ancora ridefinisce i servizi di tutto l'apparato regionale, pur riformando profondamente l'organigramma dell'assessorato dei lavori pubblici, con la nascita di nuovi uffici e strutture, tuttavia non altera l'articolazione del Genio civile ma ne precisa meglio gli ambiti di attività: tutti e quattro i servizi svolgono le funzioni di competenza dell'assessorato, quali l'edilizia demaniale e patrimoniale, la viabilità e infrastrutture di interesse locale, le acque pubbliche, gli impianti elettrici, le opere idrauliche e idrico fognarie, la difesa dei porti di interesse regionale, la vigilanza dei programmi di opere pubbliche di interesse locale, gli affari generali e la gestione del personale, relazioni con il pubblico. Inoltre, svolge funzioni di segreteria del Comitato tecnico amministrativo provinciale. Ancora, il decreto del presidente della giunta regionale 24 ottobre 2001, n.115 di modifica del decreto del presidente della giunta regionale 4 /2000, che accresce ad otto il numero dei servizi centrali della direzione dei lavori pubblici non riserva modifiche alla denominazione, compiti e dipendenza funzionale dei 4 servizi periferici. Anche il decreto del presidente della giunta regionale 28 aprile 2005, n.66, che riduce a 7 gli uffici centrali, lascia invariati i 4 periferici e attribuisce a questi funzioni relative ad affari generali e gestione, progettazione e direzione lavori opere di competenza regionale, impianti elettrici, opere idrauliche e opere di competenza degli enti e, per la prima volta, assetto e difesa idrogeologica. Infine il decreto assessoriale del 2 agosto 2005, che ridisegna l'organigramma della Direzione generale fa esplicito riferimento al Servizio del genio civile di Cagliari. SGC CA, questo l'acronimo, esercita le competenze dell'assessorato estendendole in ambito territoriale alle nuove province di Carbonia Iglesias e Medio Campidano, disponendo il trasferimento di tutte le pratiche relative alle nuove competenze territoriali entro un anno. La norma attribuisce al Genio 3 settori di attività: - Settore acque pubbliche e opere idriche; - Settore opere idrauliche e assetto idrogeologico; - Settore affari generali, opere di competenza della Regione e degli enti, Comitato tecnico amministrativo provinciale. Riferimenti esterni: informazioni sull'ente su sito web del Sistema Informativo degli Archivi di Stato http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-soggetto-produttore?id=54144

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Servizio del genio civile di Cagliari

Altra denominazione

denominazione preferita: Servizio del genio civile di Cagliari

denominazione ufficiale: Servizio del genio civile di Cagliari

Contesto spaziale

Sedi

Cagliari

Contesto temporale

Data istituzione: 1975

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: struttura immediata di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato ai lavori pubblici
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato dei lavori pubblici
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Luogo
Entità relazionata: Cagliari
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: predecessore

Atti normativi

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