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Direzione generale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

Note storiche e biografiche:

La legge regionale 6/1949 definisce l'organico dell'Assessorato all'agricoltura e foreste, composto di un direttore dei servizi e un capo ufficio per ciascuna delle aree di competenza: bonifiche e miglioramenti fondiari; agricoltura e foreste; caccia e pesca, usi civici.

Le funzioni della Direzione dei servizi sono esplicitate in varie relazioni aventi per oggetto l'organizzazione e attività dell'Assessorato all'agricoltura e foreste: coordinamento e vigilanza dell'attività di tutti gli uffici centrali e periferici; cura dell'archivio dell'Assessorato, bilancio; competenza in materia legislativa interna all'Assessorato e degli altri assessorati; amministrazione in genere del personale; rapporti con i Ministeri, gli Ispettorati compartimentali e gli assessorati; etc.

La legge regionale 19/1953 assegna alla Direzione dei servizi le competenze in materia di affari generali, personale e coordinamento amministrativo.

Per la prima volta, nell'organigramma del 1976, compare il Servizio affari generali e legislativo con funzioni distinte rispetto all'ufficio della Direzione dei servizi.

La legge regionale 51/1978, nel ridefinire l'ordinamento degli uffici e lo stato giuridico del personale regionale non parla più di Direzione ma di Coordinamento, specificandone i livelli e le funzioni.

Una decina di anni dopo è ridefinita l'organizzazione dell'amministrazione regionale, precisamente con la legge regionale 31/1998, che istituisce per ogni assessorato regionale le direzioni generali e i servizi e, abbandonando la denominazione coordinatore, precisa le nuove competenze per i direttori generali e dei servizi.

Negli organigrammi successivi all'anno 2000, accanto alla Direzione generale compare l'ufficio staff dirigenti con funzione di “supporto tecnico e amministrativo al direttore generale per l'esercizio delle competenze ad esso attribuite”.

Ad un anno dall'emanazione dello Statuto speciale per la Sardegna, la legge regionale 6/1949 definisce l'organico dell'Assessorato all'agricoltura e foreste, fondamentalmente composto di un direttore dei servizi, un capo ufficio ed un segretario per ciascuna delle aree di competenza previste: bonifiche e miglioramenti fondiari; agricoltura e foreste; caccia e pesca, usi civici.

In una Relazione alla proposta di legge sull'assestamento dell'organico dell'Assessorato all'agricoltura e foreste sono esplicitate le funzioni della Direzione dei servizi: oltre al compito di coordinare l'attività di tutti i servizi e di vigilare su di essi, ha anche il compito di preparare i rapporti con la Presidenza della Giunta e con gli altri assessorati; ad essa fa inoltre capo l'archivio dell'Assessorato.

Nel luglio del 1951 l'assessore invia alla Presidenza della Giunta una relazione denominata Organizzazione dei servizi centrali e periferici dell'Assessorato all'agricoltura e foreste, situazione del personale e attività svolta nella quale specifica - tra le altre cose - i numerosi ambiti di intervento della Direzione dei servizi: controllo e coordinamento degli uffici assessoriali; bilancio (formulazione, variazione, storni, movimenti); studio, formulazione e coordinamento dei provvedimenti legislativi concernenti le materie di competenza dell'Assessorato; esame dei provvedimenti legislativi relativi ad altri assessorati; formulazione delle proposte in Giunta per l'attuazione delle iniziative; organizzazione e funzionamento degli uffici periferici dell'Assessorato; destinazione, disciplina, amministrazione in genere del personale; rapporti con la Presidenza, i ministeri, gli ispettorati compartimentali e gli assessorati; esame dei rendiconti ispettoriali; risoluzione dei quesiti riguardanti le leggi regionali dell'Assessorato; risposte ad interpellanze ed interrogazioni; ispezioni e controlli; espletamento dei compiti demandati all'Assessorato in merito agli enti vigilati dall'amministrazione regionale; problemi riguardanti la cooperazione agricola; propaganda per la diffusione di cognizioni riguardanti la cooperazione; applicazione, istruttoria e formulazione dei provvedimenti riguardanti la legge regionale 9 novembre 1950, n. 47, relativi ai caseifici sociali, cantine sociali, concimi alle cooperative; esplicazione della legge regionale 9 agosto 1950, n. 44 per somme superiori ai 5 milioni; concorsi per borse di perfezionamento e concorsi cooperativistici.

Nonostante note assessoriali e disegni di legge degli anni '50 prospettino la costituzione di una Divisione affari generali, la legge regionale 5 maggio 1953, n. 19 assegna alla Direzione dei servizi, oltre ai compiti di coordinamento e vigilanza di tutti i servizi, le competenze in materia di affari generali, personale e coordinamento amministrativo ed effettivamente i documenti prodotti in questi anni relativamente agli affari generali riportano la classifica dei Prontuari DS/- (sta per Direzione dei Servizi).

La situazione rimane immutata per tutti gli anni '60 mentre per la prima volta nell'organigramma del 1976, tra i Servizi strumentali dell'Assessorato, compare il Servizio affari generali e legislativo con funzioni distinte rispetto all'ufficio della Direzione dei servizi, ma probabilmente ancora in fieri giacché, nel medesimo organigramma, è riportato che in considerazione della carenza di personale il servizio in parola non usufruisce di personale a tempo pieno; la trattazione delle pratiche è affidata di volta in volta dal Direttore ai diversi funzionari degli altri servizi in relazione alla specifica competenza.

La legge regionale 17 agosto 1978, n. 51 nel ridefinire l'ordinamento degli uffici e lo stato giuridico del personale regionale non parla più di direzione ma di coordinamento specificandone i livelli e le funzioni.

È dunque di questi anni la figura del coordinatore generale, nominato tra i coordinatori di servizio con decreto dell'assessore al personale e su proposta del componente della Giunta competente nel ramo specifico, il quale - secondo testo di legge - cura il collegamento fra l'indirizzo politico amministrativo impartito dagli organi di governo ed i servizi, rispondendo personalmente dei risultati qualora non abbia adottato le necessarie iniziative. Promuove, avvalendosi del Consiglio dei servizi, tutte le iniziative dirette ad assicurare la rispondenza al pubblico interesse dell'attività dei servizi, l'economicità e l'efficienza dei medesimi, l'imparzialità e regolarità dell'attività amministrativa. Cura il coordinamento organizzativo e funzionale fra i servizi e verifica i risultati conseguiti.

Nell'Assessorato dell'agricoltura gli indirizzi di legge sono confermati da un ordine di servizio diffuso dall'assessore nell'ottobre del 1981, nel quale a proposito della contingente strutturazione dei servizi e dei settori puntualizza che il coordinatore generale svolge funzioni di coordinamento dei coordinatori dei servizi ed è responsabile di apporre la propria firma su tutta la corrispondenza in partenza dall'Assessorato (quando non sia esercitabile la delega di firma).

L'anno successivo in una scheda informativa sullo stato dell'amministrazione regionale richiesta agli assessorati nel 1982, nella sezione relativa all'organigramma dei singoli uffici dipendenti dell'Assessorato dell'agricoltura si ritrova la denominazione Direzione e le sue funzioni affiancate agli affari generali: Coordina l'attività di tutti gli uffici centrali e periferici dell'Assessorato. Cura i rapporti con gli altri organismi esterni, Enti o Istituzioni operanti in agricoltura. Esercita la vigilanza e la tutela diretta o indiretta sugli Enti agricoli: Consorzi di bonifica, Consorzi per la frutticoltura, ETFAS l'Ente di Sviluppo in Sardegna, Istituto zootecnico e caseario, Istituto per l'incremento ippico, Centro agrario sperimentale, Stazione sperimentale per il sughero. Cura la predisposizione e l'interpretazione legislativa nonché il contenzioso. Cura gli adempimenti relativi alla concessione delle terre incolte e ai patti agrari. Svolge gli altri adempimenti di carattere generale non attribuibile agli altri uffici. Sovrintende inoltre all'attività inerente: il personale, l'archivio e il protocollo, la biblioteca, il centralino telefonico, la copia e l'anticamera.

Dunque nuovamente nei primi anni '80 le competenze dell'ufficio di Direzione si sommano e si confondono con gli affari generali.

Nel titolario alfanumerico in uso nell'Assessorato approssimativamente dalla metà degli anni '80 sino alla fine degli anni '90 la Direzione con a capo il coordinatore generale ha una classifica propria (A/1-A) distinta da quella degli affari generali (A/1-F), dell'Ufficio del personale (A/1-B, A/1-C), dell'economato (A/1-E) ecc., sebbene sia da sottolineare che le classifiche di questi uffici sono accomunate dalla prima lettera e numero (A/1-) a dimostrazione di una comunanza tra le competenze di riferimento.

Bisogna attendere una decina di anni perché la normativa regionale ridefinisca l'organizzazione dell'amministrazione regionale e precisamente il 1998 con la legge regionale n. 31 che istituisce per ogni assessorato regionale le direzioni generali e i servizi e, abbandonando la denominazione coordinatore, precisa le nuove competenze per i direttori generali e dei servizi (cfr. particolarmente gli articoli 23, 24, 27 e 71).

Negli organigrammi successivi all'anno 2000, accanto alla Direzione generale compare l'ufficio staff dirigenti con la funzione di supporto tecnico e amministrativo al direttore generale per l'esercizio delle competenze ad esso attribuite: definizione ed elaborazione degli atti spettanti al vertice amministrativo articoli 9 e 24 della legge regionale 31/1998, verifica stato di avanzamento programmi operativi; rapporti con l'ufficio di controllo interno di gestione; comunicazione interna ed esterna. Nell'Assessorato dell'agricoltura questa generica definizione di funzioni dell'ufficio di staff si è via via concretizzata in supporto giuridico-amministrativo con riferimento agli affari riservati della Direzione generale, alla predisposizione dei provvedimenti sulle materie delegate dall'assessore al direttore generale, alle problematiche di interesse generale e comuni alle altre direzioni generali dell'amministrazione regionale ed alle altre istituzioni ed alle relazioni sindacali e di supporto alla Direzione generale per il coordinamento dell'attuazione e della verifica degli interventi riferiti alla programmazione regionale, nazionale e comunitaria.


Dati gestionali:



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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Direzione generale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

Altra denominazione

forma principale: Direzione generale dell'agricoltura

denominazione preferita: Direzione generale dell'agricoltura

denominazione ufficiale: Direzione dei Servizi (dal 1949 al 1978)

denominazione ufficiale: Coordinamento generale (dal 1978 al 1998)

denominazione ufficiale: Direzione generale (dal 1998)

Contesto spaziale

Sedi

Via Pessagno 4

Contesto temporale

Data istituzione: 1949

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Luogo
Entità relazionata: Via Pessagno 4

Atti normativi

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