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Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione

Note storiche e biografiche:

L’odierno Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione viene formalmente istituito in seno all’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport nel 1987, a seguito dell’applicazione della norma che riordina la struttura interna regionale in servizi e settori, il decreto del presidente della giunta regionale 22 ottobre 1986, n. 112.
La sua denominazione originaria è “Servizio beni culturali e problemi culturali, informazione, spettacolo e sport”, e in esso confluiscono funzioni che fino al 1977 erano svolte presso diversi assessorati. Se le competenze relative allo sport e allo spettacolo permangono continuativamente sotto l’egida del servizio, seppur alle dirette dipendenze di settori dalla denominazione mutevole, quelle relative all’editoria e all’informazione subiscono temporanei trasferimenti: nel 2000-2004 verso il Servizio beni librari e documentari, editoria e informazione; nel 2005 verso Servizio lingua e cultura sarda, editoria e informazione, per poi rientrare nel 2007 nuovamente sotto il Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione.
La struttura attuale del servizio, che conta al suo interno quattro settori, è stata recentemente ridefinita con il decreto dell’assessore alla pubblica istruzione 30 marzo 2012, n. 5/5225.



Le competenze attualmente svolte dal Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione nel contesto dell'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport non sono sempre state unificate sotto un unico assessorato, ma, almeno fino al 1978, anno in cui entra in vigore la legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, istitutiva dello stesso assessorato, esse sono transitate attraverso varie strutture organizzative, cambiando denominazione e subendo accorpamenti e scorpori.

Riguardo alla materia dello sport, la prima organizzazione della struttura amministrativa regionale, consolidata attraverso la legge regionale 7 dicembre 1949, n. 6, non prevedeva una destinazione in un preciso assessorato. In un primo momento (1949-1953) la competenza viene assegnata all'Assessorato interni e turismo con rapporti di stretta collaborazione con la Presidenza della giunta: l'attività e le manifestazioni sportive vengono considerate come uno strumento per l'incremento del turismo locale dell'isola. Nello stesso anno, con la legge regionale 17 maggio 1955, n. 11, viene istituito il Comitato tecnico per il turismo, sport e spettacolo, con il compito di esprimere pareri tecnici e proporre studi e interventi nelle suddette materie (soppresso in seguito con legge regionale 9 novembre 1981, n. 35).
Successivamente, con il decreto del presidente della giunta regionale 29 luglio 1955, n. 18, il quale determinava l'ordinamento degli assessorati e della Presidenza della giunta, si attribuisce a quest'ultima la competenza relativa allo sport insieme ai pubblici spettacoli e manifestazioni varie di cultura.
Con la legge regionale 21 marzo 1959, n. 7 viene istituito l'Assessorato alla rinascita e la materia relativa allo sport viene inserita all'interno del Piano per la rinascita economica e sociale della Sardegna (e precisamente nella Divisione sport) sino al 1970. Grazie al piano verranno attivate due importanti provvedimenti: la legge regionale 21 giugno 1950, n. 17 (relativa alle manifestazioni sportive e di pubblico spettacolo) e la legge regionale 1 settembre 1967, n. 19 (inerente l'incremento degli impianti sportivi).
In seguito la Divisione sport non muta la sua dicitura, ma la sua attività e competenza viene trasferita in diversi assessorati:
1. Turismo, spettacolo e sport (1970 - 1977);
2. Finanze, artigianato, cooperazione e sport (16 gennaio 1973 - 19 luglio 1973).
Con l'istituzione dell'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport si mantiene la struttura organizzativa in divisioni, che verrà sostituita solo nel 1987 con l'introduzione dei servizi e dei settori.

Per quanto riguarda lo spettacolo, la voce pubblici spettacoli è indicata nello Statuto speciale della Regione Sardegna (articolo 4, lettera m) come una delle materie in merito alla quale la regione può legiferare. L'articolo ha reso per molto tempo la Sardegna l'unica regione italiana ad avere competenza legislativa (concorrente, non esclusiva) in tale materia.
Fin dal principio, dunque, tale materia rientra informalmente tra le competenze dell'Assessorato agli interni e turismo, che la esercita con la collaborazione della Presidenza della giunta, occupandosi sia di manifestazioni culturali e artistiche, sia, a partire dal 1950 (con l'emanazione della legge regionale 21 giugno 1950, n. 17), di manifestazioni a carattere popolare e folklorico.
Il decreto del presidente della giunta regionale 29 luglio 1955, n. 18 attribuisce alla Presidenza competenze relative alla gestione di pubblici spettacoli e manifestazioni varie di cultura e sport, che resteranno in capo alla stessa fino al 1970.
Per quanto attiene più strettamente alla Divisione competente in materia di spettacolo, essa nasce di fatto nell'ambito dell'Assessorato al turismo, spettacolo e sport, istituito nel febbraio 1970 dalla giunta Abis. Nel corso dei primi anni '70 l'assessorato modifica più volte la propria denominazione: dal gennaio al luglio 1973 si chiama Turismo, spettacolo, caccia e pesca; dal settembre al novembre 1973 Turismo e spettacolo, e a partire da dicembre si riappropria della sua denominazione originaria di Turismo, spettacolo e sport. Tali modifiche non sono sancite da alcun atto normativo, trattandosi essenzialmente di cambiamenti decisi all'interno dell'attività istituzionale delle giunte che si susseguono, com'era prassi prima del 1977.
Per quanto riguarda le competenze, troviamo che la materia dettata dalla legge regionale 21 giugno 1950, n. 17, che resta la principale legge sullo spettacolo fino agli anni '80, viene suddivisa in due rami (manifestazioni culturali e spettacolo, intendendosi con quest'ultimo manifestazioni di pubblico spettacolo), il primo di competenza della pubblica istruzione e il secondo della Divisione spettacolo.

Per quanto riguarda la materia dell'editoria, la legge regionale 24 ottobre 1952, n. 35, riguardante la concessione di contributi per favorire le attività editoriali di interesse regionale, attribuisce all'Assessorato alla pubblica istruzione (allora Igiene, sanità e pubblica istruzione) il compito di gestire le pratiche.

Le competenze finora trattate vengono unificate sotto un'unica struttura assessoriale con la suddetta legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, che crea il nuovo Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, competente in materia di:
1. istruzione di ogni ordine e grado ed ordinamento degli studi;
2. scuola materna;
3. assistenza scolastica;
4. beni culturali;
5. biblioteche e musei;
6. antichità e belle arti;
7. tutela delle bellezze naturali;
8. problemi della gioventù;
9. promozione e diffusione della cultura;
10. problemi dell'informazione e delle comunicazioni di massa;
11. spettacolo e sport
Il nuovo ordinamento entra in vigore solamente l'anno successivo, per impulso della legge regionale 17 agosto 1978, n. 51. Dal 7 settembre 1978 al 31 marzo 1979 la struttura interna dell'assessorato vede le suddette competenze così divise:
- Divisione beni culturali, informazione e spettacolo: alla prima delle tre sezioni in cui si riparte competono le materie informazione, spettacolo, editoria e problemi della gioventù;
- Divisione sport: composta da una sola sezione amministrativa, è competente in materia di contributi ai centri di promozione sportiva, alle organizzazioni scolastiche ed alle società sportive, contributi ai comuni per favorire la partecipazione alla pratica sportiva, formazione e qualificazione di operatori sportivi e preparatori tecnici, realizzazione di impianti sportivi.
Nel periodo tra il 31 marzo 1979 e il 5 novembre 1987 cambia la struttura interna alla Divisione beni culturali, informazione e spettacolo:
- Sezione I: Beni culturali, editoria, piani territoriali paesistici (con competenze dunque relative sia all'editoria che alle iniziative di informazione della Regione);
- Sezione II: Spettacolo e manifestazioni artistiche e culturali (competenze: contributi a favore del pubblico spettacolo e manifestazioni culturali e artistiche).
Come si evince dal decreto dell’assessore 28 novembre 1995, n. 3186, a partire dal 6 novembre 1987, data in cui entrano in vigore le modifiche previste dal decreto del presidente della giunta regionale 22 ottobre 1986, n. 112, l'assessorato viene articolato in servizi e settori, eredi rispettivamente delle divisioni e delle sezioni, sottoposti ad un Coordinamento generale. Viene creato un Servizio beni culturali e problemi culturali, informazione, spettacolo e sport, suddiviso al suo interno in quattro uffici:
- Ufficio beni culturali e dei musei di ente locale;
- Ufficio dei beni librari e delle biblioteche di ente locale (competente in materia di editoria);
- Ufficio sport;
- Ufficio spettacolo.
Tale articolazione resta in vigore fino al 20 luglio, quando le competenze degli ultimi due uffici verranno riunite in un unico Ufficio sport, spettacolo e informazione, altrimenti detto settore. L'editoria invece continua ad essere di competenza del Settore dei beni librari e delle biblioteche di ente locale.
Con il decreto del presidente della giunta regionale 13 gennaio 2000, n. 4 le competenze si dividono un'altra volta in due servizi distinti, sottoposti alla Direzione generale della pubblica istruzione:
- Servizio beni librari e documentari, editoria e informazione (competenze: tra le altre, editoria, informazione e tv);
- Servizio sport, spettacolo e attività culturali (competenze: sport, spettacolo e manifestazioni culturali).
Il decreto dell’assessore 31 dicembre 2004, n. 4012 conferma la struttura esistente, con minime variazioni nella denominazione:
- Servizio promozione dello sport, spettacolo e attività culturali, suddiviso in Settore degli interventi strutturali, Settore dello spettacolo, Settore delle politiche comunitarie, Settore dello sport;
- Servizio beni librari e documentari, informazione, il cui il Settore dei beni librari e dell'informazione si occupa di editoria, informazione e tv.
Con il decreto del presidente della giunta regionale 28 aprile 2005, n. 66 l'editoria e l'informazione passano nel Servizio lingua e cultura sarda, editoria e informazione, mentre il Servizio sport e spettacolo resta pressoché invariato, occupandosi esplicitamente anche di scuole civiche di musica, musiche popolari e Film commission.
Poco dopo il decreto dell’assessore 28 luglio 2006, n. 2073 conferma quanto già sancito, dedicando all'editoria e all'informazione un settore unico (Settore dell'editoria, informazione e della promozione) sottoposto al suddetto Servizio lingua e cultura sarda, mentre il Servizio sport e spettacolo si articola in due soli settori (sport e spettacolo).
Con la deliberazione della giunta regionale 22 novembre 2007, n. 47/19 si giunge all'assetto attuale: viene creato il Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione, sottoposto alla Direzione generale beni culturali, informazione, spettacolo e sport e competente in materia di spettacolo, cinema, attività culturali, sport, editoria e informazione, rassegne letterarie e promozione dell'editoria.
Tale struttura, tuttora esistente, è stata indicata nell'ultimo decreto dell’assessore 30 settembre 2008, n. 56 come suddivisa in tre settori:
- Settore spettacolo;
- Settore sport;
- Settore editoria e informazione.
L’ultimo decreto in tema di riordinamento interno, il n. 5/5225 del 30 marzo 2012, arricchisce il servizio di un’ulteriore articolazione organizzativa, il Settore delle politiche comunitarie e progetti speciali, che si occupa della gestione, il coordinamento ed il monitoraggio degli interventi POR (piani operativi regionali), dei programmi comunitari e dei progetti speciali nelle materie di competenza del servizio.

Dati gestionali:

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione

Altra denominazione

denominazione preferita: Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione

denominazione ufficiale: Divisione sport (dal ante 1959 al 1987/11/05)

denominazione ufficiale: Divisione beni culturali, informazione e spettacolo (dal 1978/09/07 al 1987/11/05)

denominazione ufficiale: Servizio dei beni culturali e problemi culturali, dell'informazione, dello spettacolo e dello sport (dal 1987/11/06 al 2000)

denominazione ufficiale: Servizio sport, spettacolo e attività culturali (dal 2000 al 2001)

denominazione ufficiale: Servizio sport e spettacolo (dal 2001 al 2006)

denominazione ufficiale: Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione (dal 2007)

Contesto spaziale

Sedi

Cagliari

Contesto temporale

Data istituzione: 1987

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: struttura di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: struttura di appartenenza
Tipo scheda: Luogo
Entità relazionata: Cagliari

Atti normativi

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