Regione Autonoma della Sardegna Regione Autonoma della Sardegna

Ricerca

Dettaglio Entità

Organizzazione

organizzazione

Assessorato alla rinascita

Note storiche e biografiche:

Il Consiglio regionale nella seduta del 28 novembre 1958, in conformità alle proposte del presidente Efisio Corrias, nomina i componenti della ottava Giunta regionale, tra i quali l'assessore Francesco Deriu per il nuovo Assessorato alla rinascita.

L'organico viene definito nella legge regionale 21 marzo 1959, n. 7, mentre l'attribuzione ufficiale delle materie di competenza è del 1962 con la legge regionale n. 7 che ottempera il Piano straordinario per favorire la rinascita economica e sociale della Sardegna (legge 11 giugno 1962, n. 588). A queste si aggiungono nel 1970 le funzioni relative al bilancio e all'urbanistica che l'Assessorato mantiene anche nella denominazione sino al settembre del 1973, quando sembra scomparire dal novero degli Assessorati regionali per riemergere qualche mese dopo, nel dicembre del 1973, con la denominazione di Assessorato al bilancio, programmazione e rinascita.

Ogni riferimento esplicito alla rinascita, scompare definitivamente tra le denominazioni degli Assessorati istituiti con la legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1; tuttavia le competenze relative proseguono nel nuovo Assessorato della programmazione, bilancio e assetto del territorio.

+ mostra tutto
Stampa

Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Assessorato alla rinascita

Altra denominazione

denominazione ufficiale: Assessorato alla rinascita (dal 1958/11/28 al 1970/02/21)

denominazione ufficiale: Assessorato alla rinascita, bilancio e urbanistica (dal 1970/02/21 al 1973/09/20)

denominazione ufficiale: Assessorato al bilancio programmazione e rinascita (dal 1973/12/22 al 1977/01/21)

Contesto temporale

Data istituzione: 1958\11\28
Data soppressione: 1977\01\21

Descrizione

Struttura organizzativa

L'Assessorato alla rinascita, istituito nella seduta del Consiglio regionale del 28 novembre 1958, nasce per realizzare compiutamente il "piano organico per favorire la rinascita economica e sociale dell'isola" previsto dall'articolo 13 dello statuto speciale per la Sardegna (legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 3). Sino a quel momento gli affari relativi al piano erano gestiti di concerto tra la Presidenza della Giunta e l'Assessorato all'industria, commercio e rinascita (decreto del presidente della giunta 29 luglio 1955, n. 18), alla prima era attribuito l'"indirizzo generale sulle questioni relative al piano organico per la rinascita economica e sociale dell'isola ed alle provvidenze previste dalla Cassa per il Mezzogiorno, senza pregiudizio della competenza specifica degli assessorati sulle materie stesse", all'Assessorato gli "affari relativi al piano organico per favorire la rinascita economica e sociale dell'Isola".

Insieme alle materie di competenza, l'Assessorato alla rinascita eredita dalle preesistenti strutture regionali anche parte della struttura amministrativa, precisamente gli viene assegnata la Direzione dei servizi che era stata dell'Assessorato agli interni e turismo e poi dell'Assessorato alla pubblica istruzione, assistenza e beneficenza; secondo quanto previsto dalla legge regionale 21 marzo 1959, n. 7 ("Norme relative al funzionamento ed ai servizi dell'Assessorato regionale alla Rinascita") e confermato dalle fonti documentarie che evidenziano i trasferimenti degli atti prodotti dalla medesima Direzione dei servizi incardinata nei diversi Assessorati.

Dell'attività nei primi anni è specificato nel decreto del presidente della regione n. 895/R "L'Assessorato alla Rinascita ha ricevuto in carico da precedenti amministrazioni parte degli atti d'ufficio relativi alle materie di concessione di contributi per l'assistenza e beneficenza, artigianato, turismo, sport, spettacolo ed attività culturali"; tuttavia una completa ed ufficiale definizione dei compiti si ha con la legge regionale 11 luglio 1962, n. 7 che dispone che l'Assessorato alla rinascita dia attuazione al piano e ai programmi della legge 11 giugno 1962, n. 588, secondo le direttive della Giunta regionale, in collaborazione con la Presidenza della Giunta e altri Assessorati regionali e con il sostegno operativo del Comitato di consultazione e del Centro regionale di programmazione - appositamente costituiti presso l'Assessorato stesso - e dei Comitati zonali di sviluppo. Per l'attuazione del piano di rinascita, all'Assessorato sono attribuiti sommariamente i compiti di predisposizione dello schema generale di sviluppo della Sardegna in armonia con gli indirizzi della programmazione e con le tendenze dello sviluppo nazionale; elaborazione del piano organico di interventi, dei programmi pluriennali e annuali e proposta delle iniziative atte ad assicurare il coordinamento dei programmi dell’Amministrazione regionale e degli enti regionali con lo schema generale di sviluppo e con il piano ed i programmi straordinari di intervento.

Successivamente all'emanazione della legge regionale n. 7 del 1962, l'Assessore alla rinascita Giovanni Del Rio con l'ordine di servizio n. 1 del 12 febbraio 1963 definisce l'organizzazione dell'Assessorato, che risulta composto di una Direzione dei servizi (con funzioni di coordinamento di tutti i servizi e trattazione delle questioni di carattere generale, collegamento con organi e uffici esterni, preparazione della relazione illustrativa sull'attività di programmazione da presentare al Consiglio regionale); un Ispettorato generale (con funzioni di coordinamento tra le divisioni) e quattro divisioni: affari generali e coordinamento; pianificazione e problemi dello sviluppo economico; programmazione settoriale e problemi zonali; problemi socio-culturali e interventi nel settore sport e gioventù. L'ordine di servizio accenna alla presenza di sezioni ma non le specifica, come invece in una successiva riorganizzazione interna che prevede: divisione programmazione, con sezioni programmazione economica e fattori umani dello sviluppo; divisione attività produttive secondarie e terziarie, con sezioni attività produttive dirette, attività terziarie e trasporti e fonti di energia; divisione infrastrutture e attività produttive primarie, con le sezioni economia agricola e problemi di mercato, infrastrutture e investimenti pubblici e privati; divisione problemi della gioventù e attività sportive, con sezioni problemi della gioventù e attività sportive.

Nel 1970, con la costituzione della sedicesima Giunta regionale del 21 febbraio, viene denominato Assessorato alla rinascita, bilancio e urbanistica, giacché gli vengono appunto attribuite le competenze in materia di bilancio, dalla Ragioneria regionale dell'Assessorato alle finanze e in materia di urbanistica, dall'Assessorato ai lavori pubblici (i ruoli del personale confermano tale attribuzione dal 21 settembre 1970 al 19 settembre 1973).

Nella ridenominazione applicata a tutti gli Assessorati nella assai breve seconda giunta Giagu De Martini (20 settembre-7 novembre 1973), l'Assessorato alla rinascita sembra scomparire e le sue competenze sembrano trasferite all'Assessorato alle finanze, bilancio e programmazione; tuttavia dal dicembre dello stesso anno 1973 ricompare come Assessorato al bilancio, programmazione e rinascita, con la sola perdita delle funzioni relative all'urbanistica attribuite all'Assessorato agli enti locali.

Con la nuova organizzazione amministrativa della Regione sarda stabilita dalla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, scompare dalle denominazioni dei nuovi Assessorati ogni riferimento esplicito alla rinascita e le competenze relative proseguono nell'Assessorato della programmazione, bilancio e assetto del territorio.

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: cede parte delle competenze
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: cede parte delle competenze
Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato alle finanze
Tipo relazione: cede parte delle competenze
torna all'inizio del contenuto