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Persona

Masia, Giuseppe

Dettaglio Entità

Note storiche e biografiche:

Nato a Pozzomaggiore nel 1914, morì ad Alghero all'età di 92 anni.
Cominciò ad occuparsi di politica sin dagli anni della gioventù, assai prima della caduta del regime fascista, faceva infatti parte del cosiddetto gruppo di Pozzomaggiore, un gruppo di giovani cattolici - facente capo a Pietro Fadda e a un manipolo di sacerdoti attenti all’azione sociale della Chiesa - di orientamento politico e sociale piuttosto radicale, che operava in clandestinità. Subito dopo la caduta del regime favorì la costituzione della Democrazia cristiana in Sardegna, ricoprendo nel tempo importanti incarichi a livello locale, provinciale e regionale.
Eletto cosigliere regionale nella prima legislatura lo rimase per le sette successive: dal 1949 al 1979, trentanni durante i quali appose il proprio nome su oltre sessanta progetti di legge, spaziando su numerosi settori economici e civili della società sarda.
Negli anni del suo mandato fu assessore agli affari generali ed enti locali (25 luglio 1953 - 23 aprile 1954) e assessore agli affari generali e turismo (1 giugno 1954 - 13 giugno 1955); dopo l'elezione a vicepresidente del Consiglio nel 1969, si dimise per ricoprire l'incarico di assessore agli enti locali (7 agosto 1969 - 17 dicembre 1969); successivamente fu assessore all'igiene e sanità (21 febbraio- 5 novembre 1970); assessore della rinascita, bilancio e urbanistica (27 gennaio 1971 - 28 gennaio 1972) ed infine assessore alle finanze, artigianato e cooperazione (24 marzo 1972 - 2 ottobre 1972).
Da assessore firmò numerosi atti tra i quali il disegno di legge, tramutato in provvedimento legislativo, riguardante le “Provvidenze a favore della Cooperazione agricola” e le iniziative a sostegno dell’edilizia economica e popolare; si impegnò per promuovere il settore turistico e per far conoscere il patrimonio naturalistico e paesaggistico dell’Isola anche al di fuori dei suoi confini regionali; protagonista della stagione della Rinascita, auspicò un nuovo rapporto con lo Stato non più basato sul riconoscimento formale della specialità ma sull’attuazione di politiche in grado di dare risposte concrete alla grave crisi economica e sociale dell’isola.
Aveva particolarmente a cuore la tutela e la salvaguardia della lingua sarda e di tutte le minoranze linguistiche: nel trentesimo anniversario dello Statuto speciale, da decano del Consiglio, pronunciò la prima parte del discorso inaugurale in logudorese, denunciando “la graduale ma inesorabile scomparsa del sardo nell’uso quotidiano e corrente del nostro popolo”.

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Elementi descrittivi

Denominazione autorità: Masia, Giuseppe
Altra denominazione

nome: Giuseppe

cognome: Masia

Contesto temporale
Data di nascita: 1914\11\17
Data di morte: 2006\05\13