L'Ufficio di gabinetto dell'Assessore agli affari generali, personale e riforma della Regione fu istituito con L.R. n. 32/1988, art. 26, che estese il diritto della costituzione di tale struttura di supporto, finora riservata al solo Presidente della Giunta, a ognuno dei membri componenti della Giunta regionale. Secondo quanto stabilito dalla legge, l'ufficio ha il compito di assistere l'Assessore nei rapporti esterni e in quelli con gli apparati politici ed amministrativi e fornire un supporto tecnico-professionale idoneo ad assicurare l’analisi e il perseguimento degli obiettivi programmatici. L'azione politica amministrativa dell'Assessore, che l'Ufficio è chiamato a gestire, si esplica nelle materie fissate dalla L.R. 1/1977: a) affari generali dell’Amministrazione regionale; b) riforma della Regione e degli enti regionali; c) affari e gestione del personale; d) revisione della legislazione; e) assistenza e beneficenza pubblica; f) usi civici. Come stabilito dalla succitata L.R. n. 32/88, art. 27, che ne prevede anche il trattamento economico, l'organico in servizio presso la struttura è composto: - dal Capo di Gabinetto che può operare su delega dell’Assessore e dirige l'ufficio; - un segretario particolare; - un consulente; - un addetto di Gabinetto di qualifica non inferiore alla settima; - un addetto di segreteria; - non più di due impiegati per il lavoro di archivio ed il servizio di copia; - un autista ed un commesso. La norma determinava anche le modalità di selezione del personale del gabinetto: per le alte e specifiche professionalità che dovevano possedere e per la delicatezza dell'incarico, il Capo di Gabinetto, il segretario particolare ed i consulenti potevano essere scelti “fra i funzionari in servizio presso altre amministrazioni pubbliche, da comandarsi presso l’Amministrazione regionale, o anche fra estranei all’Amministrazione regionale “ mentre il personale di grado inferiore “deve essere scelto fra i funzionari e gli impiegati di ruolo dell’Amministrazione regionale”. Tuttavia, la L.R. 2/2007, n. 2 , art. 6 comma 12 , ha sostituito il comma 3 con il seguente dettato: “ Il personale degli uffici di gabinetto è scelto tra i dipendenti dell’Amministrazione regionale o tra il personale degli enti e delle agenzie regionali o degli enti pubblici posto a disposizione dell’Amministrazione regionale, limitatamente alla durata dell’incarico presso l’ufficio di gabinetto, in posizione di comando o di aspettativa o con altra analoga formula secondo i rispettivi ordinamenti”. L'ufficio ha assorbito e conserva al suo interno la Segreteria particolare, già presente nell'organico di ogni assessorato, in quanto dalla L.R. n. 6/1949 di regolamentazione del personale delle amministrazioni dello Stato e degli Enti locali comandato presso l'amministrazione regionale della Sardegna (Tabella allegata) è prevista nell'organico di ogni assessorato esistente la figura del segretario particolare. Tale carica fu regolamentata dalla L.R. 51/1978, art. 10 (cui rimanda la L.R. 32/88) che ne definì le funzioni e i limiti: “le segreterie particolari attendono alla corrispondenza privata rispettivamente del Presidente della Giunta regionale e degli Assessori […] non possono intralciare l’azione normale degli uffici amministrativi né sostituirsi agli stessi.”