SardegnaArchivi

Nato ad Oristano nel 1895, conseguita la laurea in giurisprudenza si dedicò alla professione di avvocato.
Attivo nelle organizzazioni cattoliche, fu tra i protagonisti della nascita della Democrazia cristiana nell’oristanese e un convinto sostenitore delle necessità dell’autonomia della sua zona.
Nel 1946 fu eletto sindaco della città natale, tre anni dopo divenne consigliere per la prima legislatura della Giunta della Regione Sardegna e riconfermato per la seconda. Dal 12 ottobre 1951 al gennaio 1954 fu presidente del consiglio regionale: in questi anni si segnalò come uno dei protagonisti delle battaglie per l’autonomia sarda e contemporaneamente si battè per la costituzione della provincia di Oristano. Eletto presidente della regione nel gennaio del 1954, dopo aver formato la sua prima Giunta, si dimise nel maggio dello stesso anno ma venne subito riconfermato; negli anni della sua presidenza assunse ad interim l'assessorato alle finanze (20 febbraio 1954 - 23 aprile 1954) e l'assessorato ai lavori pubblici (28 febbraio 1955 - 17 maggio 1955). Restò in carica fino al 13 giugno 1955, quando si dimise da consigliere regionale con una clamorosa lettera di protesta nei confronti del governo centrale che accusava di gravi inadempienze nei confronti della Sardegna.
Rimase ai margini dalla politica fino al 1968, quando fu eletto senatore della repubblica per il collegio di Oristano nella quinta legislatura; come membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali si occupò dell’inchiesta parlamentare sulla criminalità in Sardegna.
Nel 1972 si ritirò definitivamente dalla politica.