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Servizio delle infrastrutture e risorse idriche

Note storiche e biografiche:

La legge regionale 6/1949 di organizzazione dell'assessorato dei lavori pubblici non accenna a competenze in acque pubbliche o risorse idriche mentre la legge regionale 19/1953 descrive una “divisione strade, edilizia, urbanistica ed opere igieniche, acque ed impianti elettrici, porti” articolato in sezioni e composto da diverse figure quali disegnatori, geometri e dattilografi, con a capo un “ingegnere di grado non superiore al sesto di categoria a” che risponde ad un direttore dei servizi. La legge regionale 1/1977, art. 17, attribuisce all'assessorato mansioni in opere pubbliche, edilizia, edilizia residenziale, viabilità e anche acque pubbliche ed opere idrauliche. Nel “Servizio per l'assistenza e gli affari tecnici, istituito con la legge regionale 51/1978, compare il “Settore acque pubbliche ed impianti elettrici” competente nella materia di acquedotti e fognature, opere idrauliche, di bonifica e igieniche. Il settore assurge a rango di “Servizio delle acque pubbliche, opere idrauliche e difesa del suolo”, con il decreto del presidente della giunta 4/2000, quando assume mandato nell'utilizzo del demanio idrico, dighe di competenza regionale e opere idriche, acquedotti e fognature, difesa del suolo e collabora con la direzione per il coordinamento delle funzioni del Servizio del genio civile. La struttura è stata trasformata prima in “Servizio delle risorse idriche” e poi in “Servizio infrastrutture e risorse idriche” e confluisce infine nel “Servizio infrastrutture” rispettivamente con i decreti del presidente della giunta regionale 115/2001, 66/2005 e 150/2010 assolvendo funzioni nella gestione residua dell'emergenza idrica ed ex Ente sardo acquedotti e fognature, infrastrutture idriche e dighe, infrastrutture portuali e di competenza regionale.

Nella prima legge di organizzazione della struttura amministrativa della regione, la legge regionale 6/1949, l’articolazione burocratica illustra anche quella dei lavori pubblici. Tuttavia, la tabella che disegna la pianta organica della struttura non fa alcun accenno a personale investito di funzioni relative alle acque pubbliche o alle risorse idriche. Solo con la legge regionale 19/1953, che modifica gli organici dell'assessorato dei lavori pubblici, compare la “Divisione strade, edilizia, urbanistica ed opere igieniche, acque ed impianti elettrici, porti” di cui è a capo un “ingegnere di grado non superiore al sesto di categoria a” che probabilmente guida un ufficio articolato in sezioni e composto da diverse figure quali disegnatori, geometri e dattilografe, così come si evince dalla legge, e che a sua volta risponde ad un direttore dei servizi, ingegnere di grado non superiore al quinto di categoria a. Il decreto del presidente della giunta del 29 luglio 1955, n. 18 conferma lo stato della struttura determinando solo il passaggio della Sezione strade all'assessorato dei trasporti mentre la legge regionale 1/1977 sancisce una nuova e stabile organizzazione di tutta la struttura amministrativa regionale e delle attinenze dei singoli assessorati. L'art. 17 della medesima legge, tra le competenze dell’assessorato dei lavori pubblici in materia di a) opere pubbliche, b) edilizia, c) edilizia residenziale, d) viabilità, menziona al punto e) anche acque pubbliche ed opere idrauliche. In conseguenza della legge regionale n. 51/1978 che istituisce i servizi (unità operative fondamentali preposte alla gestione di una o più materie attribuite alla competenza della Presidenza e degli assessorati) e i settori (articolazioni dei servizi aventi lo scopo di assicurare un più proficuo e rapido svolgimento di attività affini e interdipendenti nell’ambito della stessa materia) e in applicazione, con il decreto del presidente della giunta 112 del 1986 (che annulla e sostituisce il decreto del presidente della giunta 10 dicembre 1984, n. 110), anche l’assessorato dei lavori pubblici vede modificato il suo organigramma interno con l’istituzione di due servizi articolati in diversi settori. Tra i servizi compare il Servizio per l'assistenza e gli affari tecnici che svolge compiti di verifica, assistenza e consulenza tecnica per l'esercizio delle attribuzioni decentrate nelle materie di competenza dell'assessorato: “provvede, anche in regime di affidamento o di concessione, ai compiti attuativi e di verifica dei programmi ed interventi singoli non decentrati in materia di infrastrutture pubbliche di interesse regionale e interprovinciale” e sovrintende alla utilizzazione del demanio idrico. Per la prima volta, tra i settori di sua attribuzione è specificatamente nominato il “Settore acque pubbliche ed impianti elettrici” che si occupa di acquedotti e fognature, opere idrauliche, opere di bonifica non di competenza dell'assessorato dell'agricoltura, opere igieniche”. In seguito alla legge regionale 31/1998 (che riformando le strutture degli uffici e della dotazione organica, disegna una struttura organizzativa di primo grado costituita dalle direzioni generali, cui è sottoposta una struttura organizzativa di secondo grado con i servizi e i relativi direttori di servizio), il decreto del presidente della giunta 4/2000, ridefinendo i servizi delle diverse direzioni regionali della presidenza della giunta e dei singoli assessorati, delinea, presso l'assessorato dei lavori pubblici, un organo direttivo che guida gerarchicamente una organizzazione suddivisa in servizi centrali e servizi periferici. E’ in questo periodo che il “Settore acque pubbliche ed impianti elettrici” assurge a rango di “Servizio delle acque pubbliche, opere idrauliche e difesa del suolo” che sovrintende all'utilizzazione del demanio idrico, dighe di competenza regionale e opere idriche, cura la gestione in materia di acquedotti e fognature, svolge funzioni in materia di difesa del suolo, ex legge 183/89, e collabora con il vertice direttivo per il coordinamento delle funzioni decentrate ai servizi del genio civile. Ancora, la struttura acquisisce la denominazione di “Servizio delle risorse idriche” con il decreto del presidente della giunta regionale 24 ottobre 2001, n.115, che ne illustra denominazione, compiti e dipendenza funzionale nonché competenze nelle acque pubbliche e impianti elettrici. Con il decreto del presidente della giunta regionale 28 aprile 2005, n. 66, è modificata la denominazione e sono precisate le prerogative del “Servizio infrastrutture e risorse idriche”: - Infrastrutture idriche, Programmi operativi regionali misura 1.1; - Programmazione e controllo servizio idrico integrato; - Acque pubbliche; Infine, con il decreto del presidente della giunta regionale del 4 novembre 2010, n. 150 la nuova organizzazione vede la soppressione di 4 servizi e la costituzione di 3 nuovi nelle cui strutture confluiscono, ridistribuite, le competenze delle compagini soppresse. Con questa norma, anche l'ufficio in oggetto va a confluire nel “Servizio infrastrutture” che conserva compiti nella gestione residua dell'emergenza idrica ed ex Ente sardo acquedotti e fognature, competenza amministrativa e contenzioso di settore, infrastrutture idriche e dighe, infrastrutture portuali e di competenza regionale.

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Servizio delle infrastrutture e risorse idriche

Altra denominazione

denominazione preferita: Servizio delle infrastrutture e risorse idriche

denominazione ufficiale: Servizio infrastrutture e risorse idriche -SIR (dal 2005 al 2010)

denominazione ufficiale: Servizio delle risorse idriche (dal 2001 al 2005)

denominazione ufficiale: Servizio delle acque pubbliche opere idrauliche e difesa del suolo (dal 2000 al 2001)

denominazione ufficiale: Settore acque pubbliche ed impianti elettrici (dal 1986 al 2000)

denominazione ufficiale: Sezione acque ed impianti elettrici (dal 1953 al 1986)

denominazione alternativa: SIR (dal 2005 al 2010)

Contesto spaziale

Sedi

Cagliari

Contesto temporale

Data istituzione: 1953
Data soppressione: 2010

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione immediata di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: struttura immediata di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato dei lavori pubblici
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato ai lavori pubblici
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Luogo
Entità relazionata: Cagliari

Atti normativi

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