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Organizzazione

Servizio tutela della natura

Dettaglio Entità

Note storiche e biografiche:

Il Servizio Tutela della Natura prende avvio con la denominazione “Servizio conservazione della natura e degli habitat, tutela della fauna selvatica ed esercizio attività venatoria – I.R.F.” istituito con il D.P.G.R 4/2000 che ridefiniva i servizi della Direzione Generale dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente e ne riorganizzava le competenze (la strutturazione del servizio fu reiterata con il il D.P.G.R 115/2001).

Il Servizio venne costituito mutuando competenze dal:
Settore della politica naturalistica dei parchi e delle foreste per le attività inerenti agli interventi sulle aree naturalistiche da proteggere (L. 31/1989) del Servizio tutela del Suolo e politica forestale
Ufficio caccia del Settore della Caccia e della Pesca - Servizio delle Foreste, dei Parchi, della Caccia e della Pesca per tutte le competenze inerenti all’attività venatoria.

In generale esercita funzioni relative a:
aree protette, parchi e riserve marine
monumenti naturali
pianificazione e programmazione in materia di tutela della fauna e attività venatoria
aziende faunistico-venatorie e aziende agri-turistico-venatorie
allevamento per ripopolamento per riproduzioni carni e per scopi ornamentali
anagrafe cacciatori, autorizzazioni, concessioni
segreteria Comitato Regionale Faunistico (C.R.F.)
Ricerca e pianificazione
Veterinaria, laboratori e centri di allevamento selvaggina
Assistenza tecnica e collaborazioni con altri Enti ed organismi di ricerca.

L’assetto organizzativo generale, le relative attività e i procedimenti, tra il 2001 e il 2005 sono stabiliti con la Disposizione di Servizio n. 1438/i del 5 novembre 2001 predisposta sul Decreto assessoriale n. 28/01 e sulla Determinazione n. 2100/D.G. del 22/10/2001, sono i seguenti:

Settore programmazione e pianificazione istituzionale per le aree di interesse naturalistico (P.I.A.N.)
Attività istituzionale e amministrativa riguardante le aree e le particolarità ambientali di interesse naturalistico istituite i da istituire ai sensi della L. 394/91, L. 979/82, L.R. 31/89
Attività di programmazione, di attuazione dei programmi di erogazione dei fondi comunitari, dei fondi nazionali e dei fondi di bilancio ordinario per gli interventi riguardanti le aree e le particolarità ambientali di interesse naturalistico
Attività di monitoraggio procedurali, fisico ed economico dei finanziamenti erogati per le aree e le particolarità ambientali di interesse naturalistico.
I procedimenti di competenza del settore riguardano gli interventi relativi alle aree protette istituite i da istituire con risorse del Bilancio Regionale o derivanti da assegnazioni statali; monitoraggio dei fondi comunitari relativi al programma PIC-INTERREG 2A – cooperazione transfrontaliera (Sardegna Corsica), Misura 2.1; monitoraggio dei fondi comunitari relativi al POP 94-99, Misura 4.3.

Settore programmazione e pianificazione ambientale – indagini e monitoraggio (P.A.I.M.)
Attività tecnica e amministrativa di individuazione, identificazione, caratterizzazione, studio, proposizione valorizzazione di particolarità ambientali di interesse naturalistico (L. 394/91, L. 979/82, D.P.R. 357/97, Direttiva 79/409/CEE, L. R. 31/89)
Attività tecniche ed amministrative relative all’attuazione del DPR 357/97 e delle Direttive 94/43/CEE e 79/409/CEE
Attività di valutazione degli effetti prodotti dagli interventi antropici sulle aree e sulle particolarità ambientali di interesse naturalistico (Direttiva 94/43/CEE, D.P.R. 357/97) e attività di proposizione e di verifica dei possibili interventi di mitigazione anche ai fini della garanzia della corretta gestione
Attività di monitoraggio sulle aree e sulle particolarità ambientali di interesse naturalistico
Attività di divulgazione dei dati e delle iniziative volte alla tutela delle aree e delle particolarità ambientali di interesse naturalistico.
Al settore sono affidate dunque le istruttorie amministrative e tecniche inerenti alle individuazioni, le delimitazioni, le perimetrazioni relative alle aree protette e di interesse naturalistico, istituite o da istituire; alle relazioni di valutazioni di incidenza; alle misure per garantire il monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat.
In base alla Disposizione di Servizio organizzativa generale n.3 del 24 novembre 2003 prot. n. 42309 vengono riconfermate le procedure affidate al settore e gli vengono affidate quelle relative all’istituzione di nuove Zone di Protezione Speciale e quelle relative al loro finanziamento (direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE sui siti di importanza comunitaria e Z.P.S.).

Settore attività venatoria e Istituto Regionale Fauna (I.R.F.S.)
Attività tecnica e amministrativa di pianificazione, programmazione, studio e monitoraggio in materia di tutela faunistica
Attività tecnica e amministrativa di pianificazione, programmazione, autorizzazione, monitoraggio e gestione del prelievo venatorio
Attività amministrativa di supporto al Comitato Regionale Faunistico
Attività tecnica e amministrativa relativa ai danni prodotti dalla fauna selvatica
Attività amministrativa e della gestione del contenzioso in materia faunistica e venatoria (Solo dal primo gennaio 2006 grazie al D.A.D.A n. 25/CFVA del 15 novembre 2005 si trasferì la competenza in materia di contenzioso della caccia dalla Direzione generale dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente a quella della Direzione Generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale)
Al settore sono affidate in pratica le istruttorie inerenti alle autorizzazioni da rilasciare alle aziende faunistico venatorie; alla concessione di zone autogestite per l’esercizio della caccia; al risarcimento dei danni arrecati dalla fauna selvatica; alle violazioni amministrative contestate in materia venatoria.

Settore interventi per la salvaguardia delle zone umide – area metropolitana di Cagliari (Molentargius)
Questo settore è menzionato nella Determinazione n. 2100/D.G. del 22/10/2001 e nella Disposizione di Servizio n. 1438/i del 5 novembre 2001 ma non sono specificate le attivita’ che avrebbe dovuto svolgere. Comunque non compare più nelle successive Disposizioni di servizio nel contesto del Servizio C.N.H.F.V..

Settore Istituto Regionale Fauna
Si configura come Settore dipendente dal Servizio C.N.H.F.V. nella Disposizione generale di servizio n. 2 prot. 2536 del 23 gennaio 2003. L’Istituto Regionale Fauna Selvatica, come prescritto dalla L. R. 23/98 art. 9, fu istituito con deliberazione della Giunta Regionale del 23 marzo 2000 quale articolazione dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente. L’I.R.F.S. avrebbe dovuto avere sede presso l’ex Ufficio Regionale per la Fauna Selvatica (ubicato a Sassari e soppresso in base all’art. 101 L. R. 23/98) e assolvere compiti relativi ad attività tecnico-scientifica specializzata per la conservazione della fauna selvatica e dei suoi habitat naturali, per la pianificazione faunistica e dell’attività venatoria, per il recupero e assistenza sanitaria della fauna selvatica protetta e di interesse venatorio in collaborazione con l’Università, con i servizi faunistici di altre regioni, con enti di ricerca, con commissioni e Organismi internazionali e per la gestione del comune patrimonio faunistico quali sono uccelli migratori o le specie di particolare rilevanza internazionale. Nello specifico avrebbe dovuto svolgere attività tecniche, amministrative, di studio e monitoraggio relative alle funzioni previste per esso dagli artt. 9, 6, 19, 20, 29, 30, 51, 62, 64, della L. R. 23/98, attività di supporto e consulenza in materia di tutela della fauna selvatica ed in materia di programmazione, monitoraggio e gestione del prelievo venatorio. Di fatto questa struttura non fu mai resa operativa.

L’assetto organizzativo generale di questo Servizio, le relative attività e i procedimenti tra il 2005 e il 2007 sono determinati dal decreto presidenziale n. 66 del 2005, che ridefinendo l’organizzazione delle direzioni dell’assessorato, gli attribuisce anche le competenze del Servizio Fitosanitario e Difesa dai parassiti dell'uomo e degli animali e modifica l’intestazione del servizio in “Servizio Conservazione della Natura e degli Habitat, Tutela Fauna Selvatica, Esercizio Attività Venatoria I.R.F.S., Attività Fitosanitario”. In base allo studio predisposto dal direttore del servizio in data 05/06/2006, i settori e le attività svolte da esse svolte fino al 2007 sono le seguenti:

Settore programmazione e pianificazione istituzionale per le aree di interesse naturalistico (P.I.A.N.)
attività di gestione di finanziamenti regionali e statale alle aree protette istituite, da istituire e alle alte aree d’interesse naturalistico (finanziamenti ex L. 64/86)
attività amministrativa di gestione ed erogazione di finanziamenti statali e regionali in conto capitale per le aree protette aree protette istituite, da istituire e alle alte aree d’interesse naturalistico che consistono in deleghe ex L. R. 24/87
attività di programmazione, gestione delle attività amministrative ed economico – finanziarie relative a programmi comunitari, fondi strutturali e interventi comunque finanziati dall’Unione Europea
attività di programmazione e gestione del POR 2000 – 2006 Misura 1.5 “rete ecologica regionale (predisposizione di bandi con relativa istruttoria dei progetti e atti derivanti)
attività di monitoraggio e controllo della spesa, di gestione delle attività di bilancio con particolare riferimento alle procedure del P.O.R.
attività di supporto e assistenza tecnica ai soggetti beneficiari dei finanziamenti
attività di coordinamento e supporto alle aree protette istituite e in fase di istituzione per l’espletamento delle loro funzioni, degli studi e della pianificazione
attività di gestione tecnico-amministrativa di convenzioni per studi su aree ed emergenze naturalistiche propedeutici all’istituzione (convenzione “Grandi alberi”, studio di fattibilità per Lithos Tepilora”)
altre attività di carattere più generale e occasionale quali contenzioso, studi e convenzioni.

Settore programmazione e pianificazione ambientale – indagini e monitoraggio (P.A.I.M.)
individuazione siti degli habitat e degli habitat delle specie
comunicazione al Ministero Ambiente della individuazione siti habitat e degli habitat delle specie
istituzione delle zone di protezione speciale
adozione delle misure di conservazione per le zone speciali di conservazione
valutazione d’incidenza (dal 2007 la competenza è passata al Servizio Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione di Incidenza)
attività scientifiche, di ricerca per la salvaguardia biodiversità e ripristino habitat, flora e fauna
attività di istruzione e informazione generale per la tutela di flora e fauna e per la conservazione degli habitat
altre attività di carattere più generale e occasionale quali, contenzioso, studi e convenzioni, predisposizione DDL, accesso agli studi e agli elaborati scientifici e specialistici finanziati nell’ambito dell’attività del Settore, informazione

Settore Tutela della fauna selvatica e attività venatoria + I.R.F.S.
segreteria del comitato regionale faunistico, art. 10 L. R. 23/98
carta faunistica regionale e Piano faunistico venatorio regionale
adempimenti relativi agli istituti faunistici (oasi, zone di ripopolamento e cattura, zone autogestite per l’esercizio della caccia, aziende agri-turistiche-venatorie) e autorizzazioni previste dalla L. R. 23/98 (detenzione, imbalsamazione, allevamenti, per scopi alimentari o di ripopolamenti di fauna selvatica)
centri pubblici e privati di riproduzione di fauna selvatica art. 29 L. R. 23/98
autorizzazione per l’istituzione aziende agri-turistiche-venatorie art 31 L. R. 23/98
autorizzazione all’esercizio della caccia ai cacciatori non residenti in Sardegna art. 46 L. R. 23/98
istruttoria amministrativa e tecnica per i risarcimenti dei danni arrecati dalla fauna selvatica art. 59 L. R. 23/98
convenzioni per studi e ricerche da affidare ad Università o ad altri Enti, Istituti (art. 90 L. R. 23/98) e borse di studio.

Settore Attività Fitosanitaria
certificazione fitosanitaria per i vegetali e prodotti vegetali in import-export
controlli fitosanitari e documentali dei vivai iscritti al R.U.P. durante le fasi di produzione e commercializzazione dei vegetali
rilascio autorizzazione e registrazione produttori, iscrizione al R.U.P, e autorizzazione all’uso del passaporto piante
svolgimento di indagini sistematiche e periodiche (monitoraggio lotte obbligatorie) per verificare la presenza di organismi nocivi
adempimenti previsti dai DD. MM. 14/04/97 relativi alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione ei ortive, fruttiferi ornamentali
attuazione delle norme sulla produzione e sul commercio dei materiali di moltiplicazione della vite (D.P.R. n. 1164/69)
controlli relativi alle malattie da quarantena delle patate (Ralstonia solanacearum e Clavibacter Michiganensis sp. Sepedonicus)
controlli sulle coltivazione del riso destinate alla produzione sementiera.
Le attività di questo settore con l'art.15 comma16 della L.R. n. 2 del 29 maggio 2007 sono attribuiti all’Assessorato dell’agricoltura e riforma agro-pastorale che si avvale, per gli aspetti tecnico-scientifici, dell’Agenzia AGRIS, ai sensi dell’articolo 9 della legge regionale n. 13 del 2006, alla quale è demandata l’attività del laboratorio fitopatologico.

Dal 2007 con il DPGR n. 108 del 19 ottobre 2007 (dispone le modifiche dell’assetto organizzativo delle Direzioni Generali dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente già stabilite con il Decreto Presidenziale n. 66 del 28 aprile 2005) il Servizio Conservazione della Natura e degli Habitat, Tutela Fauna Selvatica, Esercizio Attività Venatoria I.R.F.S., Attività Fittosanitaria assume la nuova denominazione di Servizio Tutela della Natura.

Attualmente il Servizio provvede alle aree naturali protette di interesse regionale e nazionale, alla tutela della fauna selvatica, all'attività venatoria e all'Istituto regionale per la fauna selvatica e si articola in due settori (come da ordine di servizio 16 ottobre 2008, prot. 26431):

Settore Pianificazione e Programmazione Ambientale - Tutela Habitat e Fauna Selvatica – I.R.F.S. che si occupa delle attività relative all'attuazione delle direttive Ce ''Habitat'' 92/43 e ''Uccelli'' 79/409, delle iniziative di tutela e conservazione degli habitat, flora e fauna e del relativo monitoraggio. Cura gli aspetti tecnico ambientali a supporto delle attività per le aree di interesse naturalistico istituite e da istituire. Attua le attività di pianificazione, gestione e conservazione della fauna selvatica nonché degli habitat attraverso l’Istituto Regionale per la Fauna Selvatica (I.R.F.S., L. R. 23/98 art. 9). Cura la programmazione, l'autorizzazione dell'attività venatoria, coordina il funzionamento del Comitato Regionale Faunistico (C.R.F., L. R. 23/98 art. 10) in generale attua il dettato della Legge regionale n. 23/98.

Settore Pianificazione e Programmazione Istituzionale e Finanziaria per le Aree della Rete Ecologica Regionale che Cura gli aspetti relativi al processo di istituzione delle aree previste dalla legge quadro sulle aree protette (L. 394/91) e della istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica ed ambientale (L. R. 31/89), la relativa programmazione degli interventi e i rapporti istituzionali con gli enti preposti alla gestione. Cura inoltre la programmazione e la gestione finanziaria per la realizzazione di interventi nelle aree di interesse naturalistico. Il settore fornisce supporto amministrativo e assistenza tecnica alle aree di nuova istituzione, incentiva azioni di scambio delle migliori pratiche.

I procedimenti amministrativi di cui è attualmente competente sono i seguenti:
Adozione del calendario venatorio
Attivita' di allevamento della fauna selvatica a scopo alimentare
Autorizzazione all'allevamento della fauna selvatica a scopo di studio e ripopolamento
Autorizzazione alla detenzione della fauna selvatica a scopo amatoriale e ornamentale
Autorizzazioni alla cattura e all'abbattimento di fauna selvatica
Carta faunistica regionale
Contributi alle piccole e medie imprese per investimenti produttivi eco-compatibili (Linea di intervento 4.2.1.c Por Fesr 2007-2013 Competitività regionale e occupazione - Asse IV ambiente, attività naturale, culturale e turismo)
Contributi per interventi di promozione e valorizzazione delle risorse ambientali (Linea di intervento 4.2.1.a Promozione dello sviluppo di infrastrutture connesse alla valorizzazione e fruizione della biodiversità e degli investimenti previsti nei Piani di gestione dei siti Natura 2000 - Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013 Competitività regionale e occupazione Asse IV – Ambiente, attività naturale, culturale e turismo)
Istituzione e gestione delle oasi permanenti di protezione faunistica e di cattura
Istituzione e gestione delle zone temporanee di ripopolamento e di cattura (L. R. n. 23/1998, art. 24, comma 1)
Nomina commissioni abilitazione venatoria provinciali (L. R. n. 23 del 1998, art. 43)
Predisposizione del piano faunistico venatorio regionale
Richiesta del divieto di caccia nei fondi rustici
Riconoscimento delle associazioni venatorie
Rilascio del parere di concerto per le aziende agri-turistico venatorie
Trasferimenti alle province per l'indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole, zootecniche e ittiche (LL. RR. n. 23/1998 art. 59, n. 4/2006, art. 22, comma 15, n. 3 del 2008 , art. 5 comma 21).

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Elementi descrittivi

Denominazione autorità: Servizio tutela della natura
Altra denominazione

denominazione preferita: Servizio tutela della natura

denominazione ufficiale: Servizio tutela della natura (dal 2007)

denominazione ufficiale: Servizio conservazione della natura e degli habitat, tutela della fauna selvatica ed esercizio attività venatoria, Istituto regionale fauna selvatica (dal 2000 al 2005)

denominazione ufficiale: Servizio conservazione della natura e degli habitat, tutela fauna selvatica, esercizio attività venatoria Istituto regionale fauna selvatica, attività fitosanitario (dal 2005 al 2007)

Contesto spaziale
Sedi

Cagliari

Contesto temporale
Data istituzione: 2000