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Ente nazionale per l'addestramento dei lavoratori del commercio, Direzione regionale della Sardegna

Note storiche e biografiche:

L' Ente nazionale di addestramento al lavoro commerciale nacque col regio decreto 4 giugno 1938, n. 936. Gli enti nazionali di addestramento professionale, sottoposti alla sorveglianza del Ministero per l'educazione nazionale, poi al Ministero del lavoro e previdenza sociale, finanziavano l'attività formativa. Il successivo fondamentale riferimento normativo fu la legge 264/1949, istituente presso il Ministero del lavoro il Fondo per l'addestramento professionale dei lavoratori.
I corsi, convittuali, di tipologia commerciale, alberghiera e della ristorazione, si svolgevano nel territorio nazionale attraverso articolazioni regionali dell'Ente, la cui Direzione generale era a Roma.
Dal direttore regionale sardo dipendevano i direttori delle strutture presenti nell'Isola.
I corsi alberghieri si svolgevano nelle scuole ubicate presso gli alberghi dell'Ente.
A Cagliari funzionò l'Enalc Hotel, edificio oggi sede dell'Assessorato del lavoro, in Via 28 Febbraio.
Le funzioni didattiche e amministrative venivano esercitate dal direttore di centro, che era il direttore dell'albergo.
Negli anni '70, le funzioni amministrative in materia di istruzione artigiana e professionale vennero delegate alle regioni: per la Regione Sardegna col decreto del presidente della repubblica 480/1975.
L'atto decretò anche la delega dei compiti esercitati dai soppressi enti.
Inoltre, si stabilì il trasferimento del personale degli enti alle sedi periferiche dell'Isola (decreti del ministro del lavoro 9 febbraio, 14 luglio 1976). Il personale fu quindi inquadrato nel ruolo speciale della formazione professionale, ai sensi della legge regionale 51/1978.
I decreti ministeriali 2 marzo 1976, 17 aprile 1976 trasferirono al patrimonio della Regione Sardegna i beni immobili e mobili delle strutture periferiche sarde degli enti.



L'Ente nazionale di addestramento al lavoro commerciale nacque con il regio decreto 4 giugno 1938, n. 936, Riconoscimento giuridico ed approvazione dello Statuto dell'Ente Nazionale Fascista di Addestramento al Lavoro Commerciale (E.N.F.A.L.C.), modificato dal regio decreto 24 Luglio 1940, n. 1327. Negli anni '30 gli enti nazionali per l'addestramento professionale erano sottoposti alla sorveglianza da parte del Ministero per l'educazione nazionale e successivamente al Ministero del lavoro e previdenza sociale, che ne finanziavano l'attività formativa.
La formazione professionale, dunque, era affidata ad enti parastatali e di lì a poco trovò il suo principale riferimento normativo nella Legge 264/1949, che istituiva presso il Ministero del lavoro e previdenza sociale il Fondo per l'addestramento professionale dei lavoratori che faceva seguito al Fondo per la qualificazione, il perfezionamento e la rieducazione dei lavoratori italiani, di cui all'art. 4 del decreto legislativo 1264/1947.

I corsi si svolgevano in tutto il territorio dello Stato, attraverso articolazioni amministrative regionali dell'Ente, che aveva la sua Direzione generale a Roma.
L'Ente gestiva corsi a carattere convittuale rivolti a lavoratori del settore commerciale, alberghiero e della ristorazione.
Dal direttore regionale a capo dell'ufficio regionale sardo, che aveva sede a Cagliari, dipendevano i direttori delle strutture sparse nel territorio dell'Isola.
Le attività corsuali di tipo alberghiero si svolgevano nelle scuole ubicate negli alberghi di proprietà dell'Ente o da questo affittate ad hoc.
A Cagliari funzionò come albergo di prima categoria il c.d. Enalc Hotel, ospitato presso l'edificio attualmente sede dell'Assessorato del lavoro, in via 28 febbraio.
Presso ogni scuola le funzioni didattiche e amministrative venivano esercitate da un direttore di centro, che fungeva anche da direttore dell'albergo.

Nei primi anni '70, le funzioni amministrative in materia di istruzione artigiana e professionale vennero delegate alle regioni (vd nota 1): per quanto riguarda la Regione Sardegna, questo si concretizzò col decreto del presidente della repubblica 480/1975, uno dei decreti attuativi dello Statuto regionale (benché la materia istruzione artigiana e professionale non sia menzionata nello statuto).

L'atto decretò anche la delega dei compiti esercitati dai soppressi enti parastatali (l'Ente nazionale di addestramento al lavoro commerciale; l'Istituto Nazionale per l'Addestramento e il Perfezionamento dei Lavoratori dell'Industria; l'Istituto Nazionale per l'Istruzione e l'Addestramento nel Settore Artigiano).
Inoltre, si stabilì il trasferimento del personale dei tre enti in servizio presso le sedi periferiche dell'Isola, che fu attuato con i decreti del ministro del lavoro e previdenza sociale 9 febbraio e 14 luglio 1976. Il personale fu poi inquadrato nel ruolo speciale della formazione professionale, ai sensi della legge regionale 51/1978.
Con decreto dello stesso ministro 2 marzo 1976 furono trasferiti al patrimonio della Regione Sardegna i beni immobili costituenti le strutture periferiche sarde degli enti. La stessa sorte subirono i beni mobili con decreto del ministro del lavoro 17 aprile 1976.

L'attività gestita dall'Ente fu proseguita dalla Regione attraverso i centri pubblici di formazione professionale, noti con l'acronimo C.R.F.P., centri regionali di formazione professionale.

Nota 1: L'articolo 117 della Costituzione assegna alle regioni di diritto comune la potestà legislativa in materia di istruzione artigiana e professionale e l'articolo 118 delega alle stesse le relative funzioni amministrative.

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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Ente nazionale per l'addestramento dei lavoratori del commercio, Direzione regionale della Sardegna

Altra denominazione

denominazione estesa: Ente nazionale per l'addestramento dei lavoratori del commercio - Direzione regionale della Sardegna (dal 1947 al 1976)

denominazione in forma di sigla: E.N.A.L.C.

Contesto temporale

Data istituzione: 1947
Data soppressione: 1976

Atti normativi

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