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La legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, Norme sull’organizzazione amministrativa della regione sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli assessorati regionali, istituisce l’Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale con competenza in materia di: promozione e difesa dell’occupazione; diritti dei lavoratori; problemi generali della cooperazione e vigilanza sulle cooperative; formazione professionale; previdenza ed assistenza sociale.
Il settore dei servizi socio-assistenziali era di competenza dell'Assessorato all'igiene e sanità fino al 1977, quando la legge 1 lo trasferisce all'Assessorato del lavoro. Tale materia passa nuovamente all'Igiene e sanità con la legge regionale 4/1988, che riordina le funzioni socio-assistenziali, abrogando per intero varie leggi regionali del settore, dalla 45 del1950 alla 44 del 1987.
Le competenze residue dell'Assessorato del Lavoro in materia socio-assistenziale sono ormai esigue e limitate al terzo settore e all'erogazione di alcuni contributi ad enti e organismi operanti nel settore della sicurezza sociale (è stata tuttavia conservata nella titolatura dell'Assessorato l'espressione sicurezza sociale, attribuitagli proprio dalla legge 1/77, col succitato passaggio di competenze.)
Pur non esplicitate nella legge 1, l’Assessorato ha conservato nel tempo le competenze sulla materia emigrazione: dal 1965, in particolare, se n’è occupato il Fondo sociale, apparato dotato di una certa autonomia finanziaria, che fino al 1999 ha curato in toto gli interventi a sostegno degli emigrati. A questa materia si è affiancata dal 1990 quella per l’immigrazione.
Per attare le politiche attive del lavoro, nel 1988, con la legge regionale 33, viene istituita presso l’Assessorato l’Agenzia regionale del lavoro. A corroborare in questo senso l’azione di decentramento, lo Stato, attuando gli articoli 5 e 6 dello Statuto speciale sardo, delega alla Regione le funzioni e i compiti in materia di politiche attive del lavoro e collocamento, pur nell'àmbito dell'attività di indirizzo e coordinamento dello Stato.
Tra i compiti del Lavoro, restano immutati gli interventi nel campo della previdenza sociale; quelli, vasti, nel campo della formazione professionale, affidata sempre più a enti privati, che si intreccia vieppiù strettamente con le politiche del lavoro, il sostegno e l’incoraggiamento alla cooperazione.