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Centro regionale di programmazione C.R.P.

Note storiche e biografiche:

L’ufficio è istituito con legge regionale 7/1962 in virtù della legge 588/1962 Piano straordinario per favorire la rinascita economica e sociale della Sardegna.

Istituito come ufficio provvisorio, incardinato nella struttura dell’Assessorato alla rinascita, il Centro opera in stretto legame con la Presidenza della Giunta e collabora alla predisposizione del Piano di intervento e dei programmi finalizzati alla realizzazione degli obiettivi dello sviluppo economico e del progresso sociale dell’Isola.

La direzione dell’istituto è affidata ad un direttore, coadiuvato da un vice direttore, nominati entrambi con decreto del presidente della giunta regionale, e il personale è selezionato tra esperti nelle discipline inerenti il Piano di rinascita. Da una relazione interna del 1964, rinvenuta nella corrispondenza dell'archivio, si deduce l’organigramma dell’epoca e la struttura, ripartita in settori quali Economico, statistico, agricoltura, Formazione professionale e habitat, Industria, terziario, attuazione Piano, Personale e affari generali. La legge regionale 5/1985 e il decreto del presidente della giunta regionale 179/86, Regolamento d'attuazione della legge istitutiva, riorganizzano l'ufficio e precisano nuovi compiti per il Centro: organizzare il sistema informativo regionale e redigere il Piano generale di sviluppo economico e sociale, i programmi generali e di settore. Oggi l’istituto rappresenta il soggetto tecnico destinato alla predisposizione degli atti programmatici della Regione ordinariamente previsti dalle norme; svolge funzioni di direzione, programmazione, studi e analisi sociali, economiche e territoriali, verifica dell'attuazione e monitoraggio dei programmi e progetti, amministrazione e gestione delle risorse finanziarie. Tale attività comporta anche la partecipazione alla predisposizione degli atti di programmazione nazionale e comunitaria legate alla politica di coesione. 



Il Centro regionale di programmazione è istituito con la legge regionale 11 luglio 1962, n. 7, Compiti della Regione in materia di sviluppo economico e sociale della Sardegna, in seguito alla legge 11 giugno 1962, n. 588, Piano straordinario per favorire la rinascita economica e sociale della Sardegna.

Inizialmente il Centro ha una previsione di esistenza limitata alla realizzazione degli obiettivi della legge 11 giugno 1962, n. 588 e le risorse per il suo funzionamento fanno carico dapprima alla stessa legge e poi ai sensi della legge 24 giugno 1974, n. 268 di rifinanziamento del piano straordinario. Compito del nuovo istituto è collaborare con l’assessorato di riferimento alla predisposizione del Piano organico di interventi, dei programmi pluriennali e dei programmi annuali finalizzati alla realizzazione degli obiettivi dello sviluppo economico e del progresso sociale dell’Isola.

Incardinato nella struttura dell’Assessorato alla rinascita, istituito con legge regionale 21 marzo 1959, n. 7, che detta norme relative al funzionamento ed ai servizi, il Centro opera al suo interno ma in stretto legame anche con la Presidenza della Giunta. 

La direzione dell’istituto è affidata ad un direttore, coadiuvato da un vice direttore, nominati entrambi con decreto del presidente della giunta regionale, su proposta dell’assessore alla rinascita, previa deliberazione della Giunta medesima.

Il direttore esercita le funzioni di segretario del Comitato di dodici esperti di alta qualificazione nelle discipline attinenti al Piano, istituito con l’art. 4 della legge regionale n. 7/ 1962 presso l’Assessorato alla rinascita, al fine di assicurare il coordinamento dell’attività del suddetto Comitato con quella del Centro regionale di programmazione e presieduto dall'assessore stesso.

Il Centro è composto di esperti nelle discipline inerenti il Piano di rinascita oltre che da personale tecnico e ausiliario fornito dall'assessorato: secondo l’ art. 13 è “composto da personale qualificato nelle discipline economiche, sociali, statistiche, tecniche ed amministrative, in numero non superiore a 25 unità, oltre che da personale di concetto, esecutivo ed ausiliario che sarà ritenuto necessario per il funzionamento dello stesso Centro e che sarà fornito dall'Assessorato alla rinascita”.

A questi esperti può essere conferita, di preferenza, la funzione di presidente dei Comitati zonali di sviluppo, istituiti con legge regionale 11 luglio 1962, n. 7 in ogni zona omogenea secondo i criteri indicati nell'art. 1, comma 2 della legge 11 giugno 1962, n. 588.

Secondo l’atto istitutivo (all'art. 14), il personale del Centro regionale di programmazione viene assunto a tempo determinato, per chiamata diretta, su proposta dell’assessore alla rinascita, con decreto del presidente della Giunta, e sentita la Giunta medesima. 

Può essere comandato presso l’ufficio il personale dallo Stato e di enti pubblici o altro personale regionale.

Da una relazione interna del 1964 rinvenuta nell'archivio di deposito si deduce l’organigramma della struttura dell’epoca: 

1 direttore;

1 vicedirettore; 

n. 6 funzionari direttivi di stato, comandati;

n. 15 funzionari convenzionati;

n. 7 impiegati di concetto;

n. 2 impiegati appartenenti alla carriera esecutiva;

n. 2 impiegati appartenenti alla carriera ausiliaria;

n. 2 salariati (dattilografi); 

Sempre dalla relazione si evince che detto personale è ripartito in vari settori, quali: Settore economico statistico, agricoltura, Formazione professionale e habitat, Industria, terziario, attuazione Piano, Personale e affari generali.

Il documento approfondisce e descrive le competenze e le funzioni del funzionario responsabile del settore personale e affari generali. Egli “svolge la trattazione di tutte le pratiche di carattere giuridico-amministrativo inerenti il personale del Centro” e il “controllo e coordinamento del servizio archivio- segreteria e ufficio copia”.

Ai sensi di quanto disposto dal comma 1 dell’art. 4 della legge 11 giugno 1962, n. 588, il Centro opera d’intesa con la Cassa per il mezzogiorno e con gli uffici da essa costituiti.

Il Centro partecipa alla elaborazione dell'attività programmatoria che, stando ai principi contenuti nella legge regionale 1 agosto 1975, n. 33, costituisce il metodo di azione della Regione. 

Inoltre, la struttura fornisce personale qualificato al Ufficio regionale del piano economico e dell'assetto territoriale, organo tecnico al servizio di tutti i soggetti che debbono adottare le decisioni programmatiche o partecipare alla loro formazione (stessa legge, art.15).

La legge regionale 11 aprile 1985, n. 5 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale della Regione (legge finanziaria 1985), attribuisce alla struttura la funzione di Nucleo di valutazione di progetti e opere, di organizzazione del sistema informativo regionale e di redazione del Piano generale di sviluppo economico e sociale, lo schema di assetto territoriale e i programmi generali e di settore.

Il decreto del presidente della Giunta regionale n. 179/86, Regolamento d'attuazione della legge istitutiva riorganizza l'ufficio.

Oggi Il Centro regionale di programmazione rappresenta il soggetto tecnico destinato alla predisposizione degli atti programmatici della Regione ordinariamente previsti dalle norme quali il Documento di programmazione economico-finanziaria, il Piano generale di sviluppo ed i relativi programmi di intervento. 

Svolge funzioni di direzione, programmazione, analisi sociali, economiche e territoriali, verifica dell'attuazione e monitoraggio dei programmi e progetti, amministrazione e gestione delle risorse finanziarie. Tale attività comporta, tra l’altro, la partecipazione alla predisposizione degli atti di programmazione nazionale e comunitaria legate alla politica di coesione.


Dati gestionali:




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Elementi descrittivi

Identificazione

Denominazione autorità: Centro regionale di programmazione C.R.P.

Altra denominazione

forma principale: Centro regionale di programmazione

denominazione preferita: Centro regionale di programmazione (dal 1962)

denominazione ufficiale: Centro regionale di programmazione (dal 1962)

Contesto spaziale

Sedi

Via Cesare Battisti

Contesto temporale

Data istituzione: 1962

Relazioni

Tipo scheda: Organizzazione
Entità relazionata: Assessorato alla rinascita
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Organizzazione
Tipo relazione: amministrazione di appartenenza
Tipo scheda: Luogo
Entità relazionata: Via Cesare Battisti

Atti normativi

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