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Nel 1975 il decreto del presidente della repubblica n°480 delegò le funzioni amministrative in materia di istruzione artigiana e professionale alla Regione Sardegna. L'atto decretò anche la delega dei compiti esercitati dai soppressi enti parastatali di formazione. Negli anni immediatamente successivi, il dibattito politico sul ruolo della formazione professionale, individuato come uno degli strumenti della politica attiva del lavoro, portò al varo della legge quadro 845/1978, che ridisciplinò l’intero settore.
Seguendo le indicazioni della 845 la legge regionale 47/1979 regolamentò l’ordinamento professionale in Sardegna, stabilendo i nuovi criteri per le attività formative, ora di competenza regionale.
La gestione dei corsi fu affidata a centri pubblici di formazione professionale, i C.R.F.P., direttamente dipendenti dall’Assessorato regionale del lavoro, competente nella materia. L’attività didattica svolta dall’E.N.A.L.C., Ente Nazionale Addestramento Lavoratori del Commercio, nell’Isola attraverso i suoi centri di addestramento fu proseguita da alcuni C.R.F.P. Tra questi, il centro di via Salvemini 2 di Cagliari.
Delle due anime originarie dell'E.N.A.L.C., il Centro di via Salvemini raccolse l’eredità formativa attinente alla preparazione del personale destinato ai settori alberghiero e della ristorazione. A capo della struttura, equiparata a quella dei “settori”, uffici incardinati nei “servizi” degli assessorati regionali sardi, era preposto un direttore o coordinatore.